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Guidonia, strappo nel Pd: la presidente Rossi lascia il partito per le civiche di Cerroni

Guidonia, strappo nel Pd: la presidente Rossi lascia il partito per le civiche di Cerroni

La stagione degli addii, potrebbe essere questo il titolo del film. Ma non è fiction, è tutta realtà. Altra uscita di peso dal partito democratico di Guidonia Montecelio, si è dimessa Cristina Rossi, presidente del Pd cittadino lasciando così ogni incarico. Lo strappo, l’ennesimo, è avvenuto ieri attraverso una email inviata al segretario Mario Lomuscio, con la quale la dirigente avrebbe rimarcato – secondo i rumors – la difficoltà nel proseguire un cammino comune, in un contenitore dove ormai è impossibile determinare alcunché nelle decisioni e nella linea politica. Un’uscita che scotta, dopo i Pauselli (Claudio e Michela), due esponenti della direzione Ricci e Valentini, e Giuseppe Saccà detto Pino. Proprio con il barbiere di Villalba l’aria si era capita eccome, considerando gli strettissimi rapporti politici con la Rossi, qualcuno sospettava che non fosse finita lì. Eppure le rassicurazioni erano state inviate da Guidonia a Roma, fino al colpo di scena di ieri che ha mandato in frantumi la tranquillità di più di un notabile capitolino. La ex presidente, come Saccà, faceva (conviene parlare al passato) riferimento al senatore Bruno Astorre che può contare quindi adesso nel Pd di Guidonia solo su Rita Salomone. I fuoriusciti non si sono ritirati dalla politica, meglio essere chiari, la direzione di Cristina Rossi è la stessa già percorsa da chi l’ha preceduta: il cartello delle liste civiche di Aldo Cerroni (e altri, senza far torto a nessuno). Se Pauselli ha dato via in quell’alleanza a Nuovo Progetto, Saccà è nella civica Democratici dove si presume finirà anche la Rossi. Magari in ticket. redpol.

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