Forza Italia non solo c’è ma giocherà un ruolo fondamentale alle prossime elezioni amministrative di Guidonia Montecelio cercando di portare alle urne i moderati che vogliono il buon governo della terza città del Lazio dopo il “fallimento” dei cinque stelle oggi accompagnati dal Pd. Stefano Sassano, vice coordinatore provinciale di Forza Italia, torna da protagonista nell’arena politica con messaggi chiari per la coalizione di centrodestra: no a “restaurazioni gattopardesche” di quello che non ha funzionato in passato. La strada vincente per il centrodestra c’è: il “rinnovamento politico” nei metodi e nei progetti. Intanto gli azzurri proporranno sul tavolo di coalizione un proprio nome per la candidatura a sindaco.
Siamo alla viglia dei ballottaggi nelle città italiane che stanno eleggendo i sindaci. Come è andata Forza Italia in questa tornata di elezioni amministrative?
In linea con le previsioni, sotto il profilo numerico al di là di Trieste dove il sindaco uscente potrà essere riconfermato e del risultato della Calabria, ritengo che in determinate realtà metropolitane parte dell’elettorato moderato abbia deciso di non esercitare il diritto di voto e che parte di chi si è astenuto poteva esprimere il proprio consenso a Forza Italia. Il risultato della Calabria dà forma poi a un altro concetto: il centrodestra senza Forza Italia non è vincente in nessuna realtà territoriale. La presenza di Forza Italia è elemento di equilibrio anche per il riconoscimento internazionale che viene dato ai propri leader e mi riferisco a Silvio Berlusconi e a Tajani: un centrodestra moderno, che non può prescindere dalle dinamiche europee, è presente e sarà presente in Europa proprio a fronte della importante figura di Forza Italia in seno al partito popolare europeo.
Il centrodestra non è andato bene in queste amministrative, che è successo?
Ritengo sia il combinato disposto di più fattori. Se si vanno ad analizzare i dati elettorali delle grandi città si può registrare agevolmente come vi sia stata una grande astensione al voto, evidentemente anche la scelta dei candidati quasi fuori tempo ha determinato il fatto che l’elettorato moderato si sia astenuto e che la coalizione di centrodestra non abbia brillato rispetto ai dati nazionali e ai dati che i sondaggi assegnavano.
Siamo a un soffio dal ballottaggio di Roma in un clima politico complicato dopo le proteste dell’estrema destra e il gravissimo attacco alla sede della Cgil che ha aperto un dibattitto anche nel centrodestra intorno al fascismo, e agli estremismi. Forza Italia come si pone?
Devo premettere che le azioni violente verso la sede nazionale della Cgil sono fatti esecrabili compiuti da soggetti che definirli criminali è già poco rispetto a quello che hanno fatto. Ovviamente questa mia critica forte la estendo anche rispetto alle altre intemperanze che ci sono state il giorno successivo nel Nord Italia, dove soggetti sedicenti facenti parte degli assetti anarchico insurrezionalisti hanno parimenti posto in essere azioni di violenza arrivando addirittura a bruciare le immagini del presidente del Consiglio dei ministri. Forza Italia ha con gli altri partiti del centrodestra un atteggiamento più o meno conforme, c’è una richiesta di approvazione di un provvedimento unitario che stigmatizza tutti gli organismi che si rifanno al fascismo e tutte quelle associazioni che pongano in essere atti liberticidi. Forza Italia è antifascista ma non lo deve nemmeno manifestare, l’unica cosa che non ho condiviso rispetto alla manifestazione che si terrà a Roma voluta dai sindacati, è la tempistica a ridosso del ballottaggio di Roma. Io avrei fatto una manifestazione così importante dopo le elezioni, fermo rimanendo che ci stringiamo intorno al sindacato e non escludo di partecipare anche alla manifestazione.
Andiamo a Guidonia Montecelio, a settembre è partita una stagione politica importante che vi porterà dritti alle elezioni comunali. Forza Italia è stata protagonista di una grande novità, visto che oggi ha una consigliera comunale, Arianna Cacioni, ex candidato sindaco poi consigliera di Fratelli d’Italia poi consigliera della Lega e recentemente passata con voi. Avete annunciato questo ingresso in una conferenza nella sede nazionale con tutti gli onori, che cosa rappresenta per voi il ritorno di Arianna Cacioni?
Rappresenta un fatto importante testimoniato dalla presenza del coordinatore nazionale in quella conferenza stampa. Questo passaggio non è una cooptazione ma una valutazione maturata da Arianna nel corso di questo mandato, Arianna ha evidentemente riconosciuto nella classe dirigente territoriale di Guidonia Montecelio, nel coordinatore comunale Maurizio Massini, quella consonanza di vedute e di obiettivi che l’ha motivata ad aderire a Forza Italia.
Nelle ultime elezioni Arianna Cacioni è stata candidata sindaco di Forza Italia e di Fratelli d’Italia in un contesto di forte divisione interna che arrivava dalla fine della precedente amministrazione sotto i colpi degli scandali. Eravate su fronti diversi, perché Cacioni rappresentava la continuità politica con l’amministrazione di Eligio Rubeis. Lei invece ha guidato una battaglia durissima fino a determinarne la fine sciogliendo il consiglio comunale. Una posizione la sua che il partito le ha poi riconosciuto candidandola al Parlamento. Non ha sostenuto la Cacioni da sindaco e allora oggi come si riesce a trovare una sintesi?
Arianna nel suo percorso di crescita politica ha operato le valutazioni del caso e nel chiedere di aderire al progetto di Forza Italia di Guidonia Montecelio ha proprio posto le questioni che io ponevo, quelle che alle ultime elezioni mi facevano considerare la sua candidatura come acerba e inadeguata. Oggi maturando un proprio percorso a livello amministrativo e analizzando più compiutamente si è sentita proprio in linea con quello che è emerso all’ultimo congresso di Forza Italia: una forte linea di demarcazione rispetto al centrodestra malato che ha contrassegnato l’ultimo governo cittadino.
A proposito di governo cittadino, il Pd è entrato in Giunta con i Cinque Stelle.
Il fatto non mi scandalizza a livello generale, ma nemmeno le capriole dialettiche del seppur bravo Rocco Maugliani possono giustificare il fatto che il partito democratico è stato insieme alle altre forze di opposizione una spina nel fianco dell’amministrazione cinque stelle. A Guidonia l’unione 5Stelle Pd non ha fatto altro che sconfessare una storia di opposizione che il Pd aveva portato avanti, questo perché prevalgono più le dinamiche regionali, quindi sovracomunali, che le dinamiche reali del bene della città di Guidonia Montecelio. So che è un’affermazione forte ma so che questa mia affermazione è sentita anche in seno alla sinistra. Il segno emblematico sono le due fuoriuscite dal partito democratico, la consigliera Paola De Dominicis e il quadro importante Pasqualino Rossi. L’amministrazione Barbet, come diceva fino a qualche mese fa il partito democratico, ha malgovernato e ridotto la città a rincorrere la quotidianità.
E lei avrà un ruolo diretto nelle prossime amministrative?
Se per diretto si intende che svolgerò un ruolo politico rispetto agli asset che verranno, nonché di ausilio alla forza di cui sono vicecoordinatore vicario provinciale, sì. A livello di potenzialità elettive, nonostante molti cittadini mi chiedano di impegnarmi direttamente in una posizione di vertice, nutro serie perplessità, però in politica mai dire mai.
Dal suo punto di vista il centrodestra di Guidonia in che condizioni di salute è?
Se dovessi parametrare lo stato di salute del centrodestra alle condizioni che hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale dell’amministrazione Rubeis travolta dagli scandali, direi che è in buona salute. Molto più concretamente debbo però evidenziare come allo stato, nonostante gli sforzi che sono stati condotti dal coordinatore cittadino di Forza Italia Maurizio Massini per riallacciare il dialogo sulle questioni politico programmatiche, non vedo allo stato pari attenzione da parte degli alleati. Questa è una cosa che occorre dire, e lo faccio sempre con fare costruttivo non per fare una critica dell’altrui agire, ma perché ritengo che i cittadini debbano sapere. Mi auguro che comunque gli sforzi profusi per tentare di verificare la sussistenza di una piattaforma politico programmatica con i leader e gli alleati storici di centrodestra ci siano, ma bisogna percorrere questa strada con molta snellezza e velocità.
Il tavolo c’è ma non funziona?
Il tavolo c’è ma non si è strutturato rispetto alle questioni politiche programmatiche, poi peraltro io avevo posto delle condizioni di carattere politico per rendere vincente il centrodestra di Guidonia Montecelio. Ecco rispetto a quelle questioni non ho registrato da parte degli alleati storici particolari se non flebili riscontri, e allo stato ancora insufficienti.
Quali sono queste condizioni che ha posto?
L’amministrazione Rubeis ha fatto delle buone cose e ha fatto molti errori: io ritengo che si debba fare tesoro delle buone cose e fare grave ammenda degli errori compiuti. È il concetto di discontinuità che io ponevo, è una condizione che ci consente di trovare anche maggiore armonia e condivisione rispetto alle questioni programmatiche. Certo registro che nel versante opposto intanto si parla di organigrammi e non di programmi…
Ma come hanno fatto il programma in cinque punti per la fine della consigliatura.
I cinque punti sono capace a farli anche io, il vero problema è creare le condizioni per poter realmente governare una città così importante e complessa come Guidonia Montecelio.
Comunque mi sta dicendo che nel centrodestra ci sono settori che ancora non prendono le distanze politiche da quell’esperienza.
La politica non è fatta di personalismi, la politica è fatta di idee e di azioni, ancora vedo serpeggiare nella città le vecchie litanie quasi fosse una sorta di restaurazione gattopardesca di quello che non andava. Invece nel centrodestra ci sono tante forze che possono incarnare quella ipotesi di rinnovamento e non mi posso scandalizzare se provengono anche dagli stessi che sono stati protagonisti delle cose che non andavano perché nella vita, così come nella vita politica, si può tranquillamente cambiare idea e si deve a mio avviso allora fare ammenda, farne tesoro e andare avanti in un’ottica diversa e rinnovata.
Quindi non c’è un problema di veti personali su chi ha sostenuto fino all’ultimo giorno l’amministrazione Rubeis.
No nessun veto personale, il punto è politico.
Così se Arianna Cacioni può aspirare a rappresentare il centrodestra del futuro lo può fare anche Alessandro Messa.
Non ho alcun problema di nomi, Arianna ha dimostrato anche nei diversi incontri preparatori al suo passaggio di avere una linea che è sulla discontinuità.
Le ho fatto questa domanda perché il nome di Alessandro Messa è legittimamente oggi in città e in alcuni settori del centrodestra, il nome del possibile candidato sindaco della Lega e della coalizione.
Lei evidentemente ha delle interlocuzioni molto più profonde rispetto a quelle del sottoscritto, a me ciò non risulta. In politica occorre essere seri, se si rincorrono le dicerie delle segrete stanze, dei segmenti più reconditi del centrodestra, credo non sia corretto anche nei confronti degli altri partiti della coalizione. Il nome di Alessandro Messa non è stato posto sul tavolo dei coordinatori cittadini del centrodestra.
E l’attuale coordinatore di Fratelli d’Italia Mario Pozzi?
Le ripeto non voglio fare nomi, ritengo che Mario come tanti altri possa avere le capacità per potere incarnare una posizione di leadership all’interno di un centrodestra rinnovato e vincente, verosimilmente anche Forza Italia porrà sul tavolo dei partiti di centrodestra un proprio autorevole nome.
Andiamo al mondo civico, c’è il Nuovo Polo Civico che ha tre consiglieri e Uniti in Comune la nascente coalizione civica rappresentata in consiglio da Claudio Zarro. Il civismo può rappresentare una prospettiva di governo per Guidonia?
Il movimento civico di Guidonia Montecelio lo guardo con molta perplessità. Già in passato ho coniato un’affermazione che è stata ripresa benevolmente da molti, compresi i soggetti destinatari, cioè che non si può essere civici fuori dal raccordo anulare e poi essere all’interno del raccordo anulare nella segreteria di una esponente di Italia Viva. Il civismo è un concetto molto importante ma i cittadini di Guidonia devono sapere che la stragrande maggioranza di coloro che si definiscono civici altro non sono che rappresentanti di forze politiche istituzionali e partitiche. Il segno emblematico di quello che sto dicendo è rappresentato dal fatto che mentre nella precedente tornata elettorale i civici avevano un proprio candidato al consiglio regionale, alle prossime elezioni ciascuno voterà chi nei partiti gli ha dato dei riscontri. Quindi io ritengo che i cittadini non debbano essere presi in giro rispetto a questo finto civismo, e siccome nessuno lo dice io mi assumo la responsabilità di dire quello che penso in modo chiaro e netto, ritenendo di fare bene anche a coloro che si avvicinano per la prima volta alla politica e possono essere ammaliati da questo pseudo civismo. Ciò non toglie che qualora tra le forze di centrodestra si trovi una prioritaria quadra politico programmatica ci possano essere poi successivamente delle interlocuzioni anche con tali compagini.
Parlando del Nuovo Polo Civico che mi sembra è quello a cui lei faceva più riferimento, negli ambienti della politica si dice che ci siano già interlocuzioni soprattutto con Fratelli d’Italia.
Una cosa deprecabilissima e qualora fosse vera segnerebbe un punto a disfavore dell’alleato di governo Fratelli d’Italia. Non lo dico per una presunzione di primogenitura dei rapporti, ma io ritengo che se si vuole realmente creare una solida piattaforma politico programmatica è prioritario che la si ricerchi all’interno del centrodestra e poi dopo interloquire con altri soggetti. Invece farlo prima è a mio avviso un errore elementare.