Home Cronaca Scuole Guidonia, pugno di ferro del Comune sul pasto da casa: escluse nuove adesioni. Ma le famiglie non mollano

Scuole Guidonia, pugno di ferro del Comune sul pasto da casa: escluse nuove adesioni. Ma le famiglie non mollano

Scuole Guidonia, pugno di ferro del Comune sul pasto da casa: escluse nuove adesioni. Ma le famiglie non mollano

Pasto da casa solo per chi ha presentato domanda con riserva, gli altri sono esclusi. Il Comune di Guidonia Montecelio ha messo la parola fine alle incertezze di questi ultimi dieci giorni, l’alternativa alla mensa con i costi schizzati alle stelle sarà praticabile per gli alunni che ad agosto scorso hanno aderito al servizio di refezione scolastica con “riserva” formale, per gli altri non se ne parla nemmeno. Difficile da spiegare alle mamme che chiedono invece oggi di vedere rispettati i propri diritti come gli altri. Sono le famiglie che dal primo dicembre – dopo disdetta della mensa – stanno mettendo nello zaino dei figli il pranzo preparato a casa anche se non avevano presentato domanda con riserva, perché ad agosto non era una opzione ufficiale del Comune. L’assessorato alla Pubblica Istruzione non si muove però dalla linea. Non sono bastate le pec, come quella inviata dieci giorni fa con l’elenco a Colleverde dei bambini pronti con il termos, tre volte tanti quelli che secondo le regole del Comune ora avrebbero diritto. E proprio questo è il tasto dolente. “Attualmente il servizio di refezione scolastica viene gestito da un operatore economico aggiudicatario di una procedura di gara aperta – dicono dal Comune – che per garantire l’esecuzione ed il buon andamento del servizio stesso necessita sin dall’inizio dell’anno scolastico dell’esatto numero degli iscritti al servizio in argomento, così come del resto previsto dal contratto stesso”. I numeri non possono cambiare in corsa, “l’amministrazione, nel comunicare tali dati al momento dell’avvio del servizio, poteva basarsi solo sulle domande di iscrizione effettuate regolarmente e di quelle effettuate con la modalità della riserva. Ad oggi il variare dei numeri comunicati all’inizio dell’anno scolastico creerebbe delle criticità per il servizio stesso con conseguente pregiudizio per gli iscritti al servizio mensa”. Una questione che non è certo risolta, a sentire i genitori che non vogliono arrendersi.

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