E’ sul profilo più politico della rosa che ricade la scelta travagliata del polo civico. Il candidato sindaco è Aldo Cerroni, dopo giorni di riflessioni e trattative, nel vertice allargato di ieri sera, questa è l’indicazione che sarebbe uscita dal cartello delle cinque liste Guidonia Domani (quella appunto di Cerroni), Biplano (Lombardo), Democratici (fuoriusciti Pd Saccà e Rossi), Nuovo Progetto (Pauselli) e Movimento futuro Italia (sempre vicino a Cerroni). Meglio usare ancora i condizionali visto che la conferma arriverà a metà giornata. Capiti gli attori, va precisato subito che si sono susseguite ore nere in questi giorni, dopo l’uscita di scena del primo candidato individuato, Luigi Trapazzo, magistrato 78enne di Roma, che ha declinato l’invito una volta fallita la trattativa con il Pd. A quel punto le cinque liste sono ripartite dai nomi che erano sul tavolo e dopo vari tentativi esterni, la scelta si è stretta sui papabili rimasti disponibili, Aldo Cerroni e Roberto Gagnoni, quest’ultimo vicino ai Pauselli e fondatore di Nuovo Progetto. Montagne russe diventate ancora più da vertigini nelle ultime 48 ore, per l’ingresso nel tavolo di trattativa di altri due possibili alleati. Impegno Comune, la lista cioè con Maletta e De Santis vicina a Marco Bertucci e i contatti con tutta la frangia interna di Forza Italia che non intenderà sostenere Alessandro Messa sindaco, il candidato di Fratelli d’Italia che sembra aver ottenuto il consenso del partito azzurro nel tavolo nazionale ma non di quello locale. Per quanto riguarda Impegno Comune, la formazione come dichiarato pubblicamente chiede un candidato con un forte curriculum, la proposta avanzata quella di Alessandro Giosi professore universitario 40enne, ma a quanto risulta subito cassata. Gli azzurri in rivolta (cioè le due aree di Stefano Sassano e Andrea Mazza) la proposta l’avevano già da giorni, un civico vero, Alberto Cuccuru, avvocato, vicino all’associazionismo, espressione del mondo cattolico. Opzione anche questa rifiutata dal polo civico. Il ragionamento, semplificandolo al massimo, sembra essere stato questo: una volta sfumate le opzioni di peso, tipo Trapazzo, meglio allora valorizzare una figura interna, dal tratto anche più politico. Cerroni nel 2014 si è candidato con Guidonia Domani siglando l’accordo con Eligio Rubeis al ballottaggio. Prima in Giunta con Anna Angelini e poi Cerroni stesso è stato presidente del consiglio comunale, l’avvocato si è reso quindi protagonista dello scioglimento anticipato insieme a Anna Maria Vallati e Mario Valeri (che erano di Forza Italia, e che potrebbero candidarsi nella sua lista), insieme a Stefano Sassano. Basterà aver staccato la spina al governo degli scandali per convincere gli elettori? Questo è il dilemma, considerando che l’altra colonna del patto civico, il Biplano, arriva da sette anni di amministrazione, gli ultimi due ai Lavori Pubblici. Valutazioni che rimbalzano da un telefono all’altro, l’incognita adesso è capire se i civici riusciranno ad allargare la coalizione a Impegno Comune e parte di Forza Italia. In quei lidi, al momento, si riflette. redpol.
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