Sul nuovo coordinatore di Forza Italia sta partendo l’ennesima e chissà se decisiva resa dei conti interna in casa azzurra. I forzisti di Guidonia Montecelio al momento sono sotto la guida di Alessandro Battilocchio, commissario del partito dopo il gran caos della fine dell’amministrazione di centrodestra. Battilocchio ha vinto la sfida dell’uninominale nel suo collegio ed è stato promosso deputato. S’intende come l’incarico nella terza città del Lazio sia quindi agli sgoccioli. Non esistono congressi dalle parti del Cavaliere, la scacchiera di Guidonia è mossa da Roma dove i capicorrente decidono, certo si immagina, in base agli equilibri locali. Riflettori puntati su Augusto Cacciamani. E’ lui che in base ai movimenti in corso sembrerebbe avere, almeno per una parte, la sua, quel quid giusto per trascinare il partito, questione di x-factor a quanto pare per l’ex Ncd che dei governi Rubeis-Di Palma è stato strenuo difensore. Ex Ncd, appunto, traghettato in Forza Italia dopo l’uscita di scena di Di Palma e in occasione delle ultime amministrative, quando è restato a difendere il fortino azzurro nell’ammutinamento di due componenti che si erano schierate per la discontinuità prima proponendo l’avvocato Alberto Cuccuru sindaco (indicato quindi da Sassano e sostenuto da Mazza), e poi, persa la battaglia sui tavoli capitolini grazie ai veti, si sono ribellati all’opzione Arianna Cacioni sindaco. Questo accadeva nemmeno un anno fa. Cacciamani alle comunali è arrivato primo dei forzisti, senza entrare in consiglio, perché alla lista non è toccato un posto. Confermando però i suoi inossidabili voti a La Botte.
Nella fase della ricostruzione del partito, Cacciamani, che meglio ricordare fa capo a livello regionale a Giuseppe Cangemi, è stato definito quarta componente del partito, ci sono i sassaniani, il gruppo Mazza, e i rubeisiani. Negli ultimi mesi l’asse con la componente di Stefano Sassano, candidato in Parlamento alle ultime elezioni, si è stretto sempre di più, inutile citare le foto corali di auguri al bar, o i rumors sui presunti accordi che li vorrebbero decisi a proporre proprio Cacciamani come nuovo coordinatore comunale. Ma tanto strette sono diventate le interlocuzioni politiche, grazie anche al rapporto con Cangemi riferimento pure dei sassaniani, che l’area politica ormai è assimilabile, tanto da poter essere considerata fronte unico. Stessa componente. Una mossa che consentirebbe ai veri sassaniani, quelli doc per capirci, di presidiare il vertice in attesa dell’unica e vera mano che conta, quella per le prossime amministrative, per chi cioè darà le carte sui tavoli di trattiva indicando il candidato sindaco. Elezioni che per quanto lontane sono pur sempre vicine. E gli altri? Il gruppo Mazza è uscito evidentemente rafforzato dalle elezioni regionali, ma in un braccio di ferro a questo punto è difficile dire chi avrà la meglio. E i rubeisiani iper assenti in questi mesi potrebbero tornare a battere un colpo. Se Marianna De Maio è praticamente sparita, Michele Venturiello – da quanto si apprende – potrebbe infatti tornare con più decisione nella partita. Ancora rubeisiani? E’ tutto da dimostrare.
Gea Petrini
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