Gli appassionati di David Lynch ricorderanno subito la sensazione, usciti dalla sala dopo 146 minuti di film senza aver capito niente. Mulholland Drive, un’analogia utilizzata di recente per l’assemblea nazionale del Pd, quando dopo otto ore di discussioni e interventi, quella domenica, gli spettatori sono rimasti intorpiditi in un vago disorientamento, a chiedersi, e quindi? A Guidonia Montecelio in settimana è accaduto più o meno lo stesso.
Martedì sera inizia a montare l’attesa, grazie a un post di Sebastiano Cubeddu che racconta di aver votato per il candidato sindaco del movimento Cinque Stelle. Ma come, sono iniziate le comunarie? Un po’ alla chetichella senza renderne partecipe l’universo mondo, ci è resi conto di come, invece, le primarie pentastellate fossero addirittura concluse. I telefoni iniziano a impazzire, soprattutto quelli dei due consiglieri uscenti, Cubeddu appunto e Giuliano Santoboni, tartassati anche dai giornalisti in famelica cerca di informazioni. Mercoledì mattina quello che trapela è che il meccanismo è stato azionato un po’ in fretta e furia, a causa delle scadenze fissate dal nazionale, che impongono il 6 marzo come data limite per inviare la lista dei prescelti al consiglio per le verifiche del caso. Insomma, in due giorni – sabato e martedì – c’è stata la votazione, hanno partecipato circa 200 attivisti con voto palese, di persona o via email, tutti certificati.
Lo scrutinio quindi è bello e concluso ma i risultati non vengono diffusi. La suspense cresce, ne girano di tutti i colori, fino a giovedì pomeriggio quando da fonti super accreditate viene fuori il colpo di teatro o “coup de theatre” sarebbe meglio dire a questo punto, i due big sono fuori gioco. Non si sono resi disponibili, la storia che gira è questa, quindi il candidato sindaco dei Cinque Stelle sarà un terzo nome. Il giallo si infittisce al punto da spingere gli appassionati della politica locale a tuffarsi sul cibo spazzatura pur di superare il momento, e parte la girandola di nomi. C’è chi insiste di aver votato Cubeddu, altri suggeriscono l’uomo dei carri dal sorriso più smagliante che c’è, cioè Paolo Aprile, non è morbosa curiosità, qui ci sono in gioco le elezioni della terza città del Lazio, e i Cinque Stelle sono candidati ad andare dritti al ballottaggio. E’ uno dei pochi punti che non divide gli analisti di Guidonia. Trascinati dall’onda nazionale, dopo le peripezie e i danni lasciati dal centrodestra, con il Pd che fa i banchetti delle primarie in un clima da guerra finale, i civici che sono belli ma pare che non ballino, sui pentastellati ci sono davvero pochi dubbi di riuscita, almeno sul piazzamento al primo turno. Tant’è che le ipotesi si moltiplicano, e dagli ambienti grillini suggeriscono che l’annuncio sarà fatto domenica nell’iniziativa a Villanova su piccola e media impresa, artigianato e commercio. Fino a domenica? Poi però venerdì sfugge qualcosa e l’indiscrezione trapela, così i cinque stelle escono in serata con il post su facebook, metodo consolidato a quanto pare per comunicare. Il candidato sindaco è Michel Barbet.
“E’ ufficiale: il candidato Portavoce Sindaco del Movimento 5 Stelle di Guidonia Montecelio sarà Michel Barbet, militante di lungo corso del MoVimento sin dall’inizio della creazione del primo Meetup storico nell’ottobre del 2012”, così scrivono e lo sbandamento all’esterno è quasi palpabile, la sensazione appunto alla Mulholland Drive, il finale del film non s’è capito. Al 59enne Michel Barbet va l’arduo compito di guidare la campagna elettorale. Nato in Francia a Arles, diplomato al tecnico industriale, arriva in Italia nel 1980. Doppia nazionalità, residente a Setteville dal 1993, tre figli, dicono i Cinque Stelle sia “dipendente di una società privata con sede a Roma”. Nello specifico è dal 1990 che Barbet è impiegato dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, l’Ance rappresenta l’industria italiana delle costruzioni che come chiaro si occupa di tutelare gli interessi di categoria a cominciare dai rapporti con le istituzioni, dal Governo in giù. Amante delle motociclette, così si legge nel curriculum, istruttore di karate e jujitsu, Barbet entra nei cinque stelle nel 2012. Prima? Il candidato sindaco pentastellato è stato iscritto due anni nella Margherita, 2003 e 2004, un animo centrista quindi, ma “senza partecipazione attiva”, un tesserato silente. In questi cinque anni di vita grillina si è occupato un po’ di tutto, dall’organizzazione dei gazebo alla comunicazione del gruppo attraverso Colibrì, ha detto ospite in webradio di recente, “per me è tutto nuovo, anche il giornalismo”. Nel 2014 era nella lista del movimento, 55 preferenze.
Gea Petrini
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