Si vede la scritta “exit” dalla crisi nera in cui era piombata la macchina amministrativa, paralizzata dalla mancanza di figure apicali messe fuori gioco dagli scandali giudiziari. Così dopo tre mesi dalla vittoria nelle urne, il sindaco Michel Barbet che ha parlato con i papabili uno alla volta, firma i decreti di nomima di due dirigenti fiduciari, assunti a tempo determinato. Si tratta di un interno, una vera sorpresa rispetto al pallottoliere delle previsioni, il 43enne Domenico Nardi, in Comune a Guidonia Montecelio dal 2008, e dal 2016 titolare della posizione organizzativa ai servizi sociali. Proprio il sociale insieme alla cultura sarà il suo settore di interesse, Nardi diventerà il dirigente dell’area dell’assessore Paolo Aprile. L’altro acquisto invece è una new entry, Paolo Cestra, architetto 54enne che viene dalla provincia di Frosinone, in forze ad Alatri dal 2002 come responsabile della pianificazione territoriale. Saprà quindi come muoversi tra le maglie della difficile situazione finanziaria dell’ente visto che il Comune di provenienza non naviga in acque migliori. Proprio a giugno scorso è stata infatti avviata ad Alatri la procedura di riequilibrio decennale, stessa solfa di Guidonia, proteste incluse, solo con cifre meno pesanti rispetto al profondo rosso dei 43 milioni di debito della terza città del Lazio. Tant’è che Cestra andrà ai Lavori Pubblici di Antonio Castellino. Soddisfatto delle scelte il sindaco Michel Barbet che risponde in maniera velata alla pioggia di critiche arrivate dal piddì e dal sindacato sulla procedura di selezione, ribadendo come sia stata garantita la massima imparzialità. “Dopo tre mesi dall’insediamento di questo governo e le difficoltà avute per la presenza di soli tre dirigenti a copertura di tutte le aree, finalmente si fa un ulteriore passo verso una prima e vera normalizzazione del lavoro e la progressiva uscita dall’emergenza – dice Barbet – attendiamo ora di completare il quadro nelle prossime settimane con l’esito del bando per l’individuazione del dirigente alle finanze”. Per quello c’è una procedura di mobilità aperta, che potrebbe consentire il ritorno di Maria Lombardi.
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