Lavoratori in attesa degli ammortizzatori sociali e senza alcuna certezza sulla ripresa del servizio mensa a settembre, è questa la situazione “disperata” denunciata dalla capogruppo della Lega Arianna Cacioni e finita in una interrogazione. Sono una novantina, la stragrande maggioranza donne, spesso separate e con figli, quindi monoreddito, ancora in attesa della Fis (Fondo di integrazione salariale, l’ammortizzatore corrispondente alla cassa integrazione per questo settore). “Tra loro cuochi, addette mensa, magazzinieri, autisti e nutrizionisti – spiega Cacioni – che allo stato attuale non sanno se e come riprenderà il servizio a settembre, perché dalle poche interlocuzioni con l’assessorato non emergono prospettive. Già il 30 maggio avevo chiesto per loro una audizione in Commissione consiliare Cultura e pubblica Istruzione ma senza risultato. Negli altri Comuni si sta lavorando per inserire queste persone in altri servizi, come i centri estivi, consentendo agli operatori di guadagnare qualcosa nei mesi estivi e modulare con le autonomie scolastiche la ripresa del servizio in autunno. Non possiamo dimenticare, infatti, che parliamo di operatori spesso con orario settimanale ridotto, circa 15 ore, e stipendi al di sotto dei 500 euro mensili. Per questi motivi ho presentato un’interrogazione urgente al Sindaco, Michel Barbet e all’Assessore al ramo, Elisa Strani dai quali aspetto risposte in tempi rapidi. In ogni caso sarò al fianco di questi lavoratori”.
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