Una giornata ad alto tasso di polemica a Guidonia Montecelio dove si è scatenata una baraonda sui social per la scelta del sindaco cinque stelle di rimuovere la targa dal palazzo comunale che inneggiava al fascismo colonialista. I social si sono riempiti di commenti e attacchi contro Barbet, e a mettere il carico è arrivato poi Alessandro Messa coordinatore della Lega. L’avvocato ha denunciato i metodi di Barbet promettendo di rimettere la targa quando la destra tornerà a governare la città. Nell’attacco Messa ha accusato con parole forti il progetto sposato da Barbet e targato Anpi per i quattro murales sulla resistenza con i quali sono stati presi 16mila euro di fondi regionali. L’Anpi adesso replica: “Da questa mattina, dopo la rimozione del pannello in plexiglass che riproduceva la targa delle “inique sanzioni” dal Palazzo Comunale della nostra Città, apposto nel 2011 a copertura dell’originale della stessa, abbiamo assistito sui social ad un crescendo di azioni propagandistiche. All’apice, le gravi dichiarazioni del coordinatore della Lega Alessandro Messa, riportate da alcune testate locali, che in un passaggio accusa il Sindaco di aver “regalato all’Anpi Guidonia 16.000 euro per far fare 4 murales”.
Ribadiamo che il progetto è stato realizzato partecipando ad un bando regionale e che l’ANPI Guidonia Montecelio ha svolto il suo lavoro a titolo completamente gratuito. Non un euro riservato al progetto ci è stato destinato.
“Speriamo Guidonia possa tornare ad un confronto che si regga sul merito anziché sulle menzogne e la diffamazione – dichiara il presidente Luca Brocchi – nel frattempo ci riserviamo la possibilità di intraprendere azioni legali per difendere l’immagine della nostra associazione”.