Home Cronaca Guidonia, la minoranza scoperchia il caso sulla mensa: tariffe e pasti nel caos

Guidonia, la minoranza scoperchia il caso sulla mensa: tariffe e pasti nel caos

Guidonia, la minoranza scoperchia il caso sulla mensa: tariffe e pasti nel caos

Doveva essere la svolta digitale capace di portare efficienza e regolarità dei pagamenti: invece si è risolta in un bluff. Il caso sulla mensa scolastica a Guidonia Montecelio è sollevato da tre consiglieri di opposizione, Mario Lomuscio del Pd, Giovanna Ammaturo di FdI e Mario Proietti del polo civico. In sostanza a Setteville non è mai partito il sistema elettronico di controllo del consumo giornaliero della refezione scolastica. Un flop vero e proprio dell’Upgrade annunciato a maggio scorso dall’assessore Elisa Strani che dovrebbe funzionare attraverso i tablet. Il personale scolastico ogni giorno dovrebbe infatti segnare la presenza di ogni alunno sul tablet, in modo che il dato vada a scalare l’importo dovuto dal conto ricaricabile. Si è scoperto nella scuola di Setteville, alla Garibaldi, i tablet non sono mai stati usati e quindi si procede nell’anarchia e nella piena consapevolezza dell’amministrazione. 

Tutto parte dalla commissione lavori pubblici del 31 ottobre scorso, in quella sede che vede come componenti Lomuscio, Ammaturo e Proietti per la minoranza, è stata ascoltata la vicepreside della Garibaldi di Setteville. Nella prima parte dell’incontro la portavoce ha evidenziato i principali problemi infrastrutturali nei plessi: finestre e campanello rotti, mancanza di linea internet, bagni da ristrutturare. E poi si è arrivati alla mensa. “La vicepreside ha informato la commissione che quotidianamente nessun dipendente dell’istituto comprensivo si adopera per segnare sull’apposito tablet le presenze degli alunni e pertanto ordinare il famoso pasto puntuale. Dunque, da oltre un mese, ovvero da quando è iniziato il servizio mensa – dicono i consiglieri – sembrerebbe che a Setteville vengono consegnati tanti pasti quanti sono gli alunni che fanno il tempo pieno, non tenendo minimamente conto degli assenti. Chi paga o pagherà tutti i pasti in più, pasti che oltretutto continuano ad avere tariffe altissime? La situazione è inaccettabile, e la cosa ancor più grave sta nel fatto che la dirigente scolastica ha aggiunto che l’amministrazione era a conoscenza di questa situazione. Gli uffici erano stati informati sin dall’inizio dell’anno scolastico che il personale dell’istituto scolastico non avrebbe utilizzato i tablet messi a disposizione per ordinare i pasti. Abbiamo richiesto un intervento per regolarizzare un servizio così importante per i bambini di Guidonia Montecelio e ci stiamo adoperando per controllare se negli altri istituti scolastici il servizio refezione scolastica funzioni regolarmente o meno”. E non è finita, chi ha eseguito l’iscrizione online non può pagare per un generico malfunzionamento. “Il progetto presentato lo scorso 29 maggio dall’assessore Strani è allo stato un completo fallimento come tutta l’amministrazione pentastellata.” 

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