Guidonia, la guerra per i vaccini fa scattare la tensione Barbet-Caruso

Guidonia Montecelio vuole l’hub vaccinale, è sempre più battaglia nei confronti della Regione Lazio e della Asl Roma5 dopo la mancata attivazione del centro vaccinale. Nonostante le dimensioni della città, la scelta è ricaduta altrove. Venerdì c’è una nuova riunione della commissione online, aperta ai cittadini, convocata dal presidente Claudio Caruso che si è fatto promotore della protesta istituzionale. Invitati tutti i sindaci dell’area e chiaramente, di nuovo, il direttore generale della Asl Roma5 Giorgio Santonocito che aveva mancato il primo appuntamento.

Intanto il sindaco Michel Barbet mette a fuoco un altro aspetto del caso vaccini, chiedendo alla Regione Lazio di inserire gli operatori ecologici tra le categorie a rischio. “Ieri ho scritto a Regione Lazio ed Asl Roma 5 per evidenziare la necessità di vaccinare dal Covid 19 gli operatori Rti-Tekneko F.lli Morgante che svolgono il servizio di igiene urbana nella nostra città. Una categoria che svolge un servizio essenziale per la nostra comunità anche in questo ultimo anno così difficile. Un lavoro che riguarda ancora oggi il ritiro dei rifiuti Covid, svolto dalla società Pragma, delle persone in quarantena o delle strutture che ospitano i positivi e, quindi, con il rischio per gli operatori stessi di contrarre più facilmente il virus”.

Sempre Barbet dopo l’iniziativa di Caruso che ha denunciato lo scippo ai danni di Guidonia, ha inviato richiesta formale alla Regione e alla Asl Roma5 per ottenere l’apertura dell’hub vaccinale, “visto anche l’aumento dei casi da Covid 19 in questi ultimi giorni, l’urgenza di vaccinare in maniera rapida i cittadini di un territorio   vasto come il nostro è essenziale”. L’iniziativa del sindaco viene accolta da Caruso con un meglio tardi che mai: “Sono contento, certo mi aspettavo dei passi nel momento in cui il sindaco è venuto a sapere che Guidonia Montecelio non era più la location scelta, invece di aspettare il mio polverone altrimenti, come sono sicuro, sarebbe piombato nel silenzio”. Sempre più tesi i rapporti tra i vertici cinque stelle.