Home Cronaca Guidonia, la Cgil: “Vicini ai lavoratori senza stipendio, vanno individuati i colpevoli del disastro conti”

Guidonia, la Cgil: “Vicini ai lavoratori senza stipendio, vanno individuati i colpevoli del disastro conti”

Guidonia, la Cgil: “Vicini ai lavoratori senza stipendio, vanno individuati i colpevoli del disastro conti”

E’ task force in Comune per evitare il dissesto finanziario. Una vera corsa contro il tempo, entro il 17 marzo ci sono montagne di carte da scandagliare e va preparato il piano di riequilibrio, unica chance contro il default. Intanto esplode il caso dei pagamenti bloccati da parte del Palazzo, colpa sempre delle casse a secco: ritardi che stanno mettendo in ginocchio non solo i fornitori ma la rete sociale della città. In questo quadro con toni duri interviene la Cgil Funzione Pubblica, per voce di Cadia Liberti, il sindacato, che si schiera con i lavoratori che da marzo resteranno senza stipendio, denuncia per la prima volta come a oggi non siano state ancora individuate responsabilità del drammatico stato dei conti pubblici.

L’appello era partito dal commissario Giuseppe Marani, nella riunione che ha dato il via a quattro settimane di gruppi di lavoro, “dobbiamo salvare Guidonia”, aveva detto ai presenti. “I dipendenti – dice la Cgil – stanno producendo il massimo impegno per scongiurare il tanto paventato dissesto, eventualità estrema e non auspicabile a cui potrebbe incorrere questa amministrazione”. Uno sforzo reale, che non oscura però i punti critici che l’organizzazione dei lavoratori individua nella gestione della fase emergenziale: “Nell’apprezzare il senso di responsabilità professionale e civica di tutti coloro che stanno partecipando al progetto di riequilibrio caratterizzato da tempi ristretti e scadenze ravvicinate – spiega Cadia Liberti – non possiamo non constatare come esso, proprio per la sua importanza, poteva essere gestito con tempi e modalità diverse”.

E intanto la città brucia, viene da dire. La condizione dei conti, con quel Bilancio 2016 approvato per il rotto della cuffia solo a fine anno, è da codice rosso. Parole, numeri, aliquote che arriveranno alle stelle, le ferite in realtà cominciano già a vedersi. Lo sanno bene i 75 assistenti dell’Aec, che seguono i bambini disabili nelle scuole: la cooperativa non percepisce soldi dal Comune da 18 mesi, quindi ora resteranno senza stipendio. “Teniamo inoltre ad esternare una seria preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative impiegate nei servizi socio assistenziali erogati da questa amministrazione – continua il sindacato – che potrebbero non essere pagati dal mese in corso, esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i lavoratori coinvolti, come agli operai del cimitero”. Anche per loro infatti stesse problematiche. “Solidarietà che va a tutti i coloro che stanno pagando sulla propria pelle lo scotto di questa incresciosa situazione in cui versano i conti del Comune di Guidonia, situazione che ancora oggi non vede individuati responsabili e responsabilità e sulle quali speriamo sia fatta luce al più presto affinché a pagare non siano sempre e solo le comunità. Auspichiamo infine – conclude la Cgil – che il Comune sblocchi i pagamenti dovuti, garantisca un servizio fondamentale come l’assistenza a tutti coloro ne hanno diritto”.
geape.

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