Dopo le difficoltà per metterla in strada e le polemiche da ieri è entrata di fatto nella “flotta” comunale la prima auto elettrica. E ci è entrata da ammiraglia. Sarà infatti il mezzo utilizzato per gli spostamenti istituzionali del sindaco. La prima uscita ufficiale ieri al museo di Montecelio in occasione della firma del protocollo d’intesa tra i comuni di Guidonia e Tivoli. Una novità che attirato la curiosità: l’autista di Palazzo Guidoni e il primo cittadino hanno risposto alle domande su uso, efficienza e caratteristiche secondo le prime impressioni. Il mezzo è stato acquisito nell’ambito di un progetto di mobilità elettrica della passata amministrazione che ha compreso anche la collocazione della prima colonnina per il rifornimento, attivo in piazza Barbieri, dietro il palazzo comunale.
Le polemiche sull’auto. A sollecitare lo sblocco del veicolo, pronto per l’uso con tanto di assicurazione ma fermo in concessionaria, una interrogazione presentata a dicembre dalla consigliera d’opposizione Giovanna Ammaturo (Noi con Salvini) che ha puntato il dito su un incomprensibile ritardo nel disbrigo di una semplice operazione: per il via libera mancava solo una ulteriore polizza sul pacchetto batterie, operazione rimasta sospesa da marzo 2017. RedCro
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