Nessun accordo, salta il laboratorio Guidonia per un governo giallo rosso. Dopo una settimana di confronto serrato, il partito democratico dice no all’alleanza con i cinque stelle per salvare l’amministrazione rimasta senza numeri.. A dirlo con l’ufficialità del caso è il segretario provinciale del partito, Rocco Maugliani. I tentativi per metterei nm piedi un nuovo progetto politico sono naufragati di fronte all’approccio di Michel Barbet e della maggioranza intenzionati a trovare una stampella senza rivedere non solo i propri assetti ma i propri errori.
“Nei giorni scorsi il sindaco di Guidonia, in chiara difficoltà con la sua maggioranza, ha rivolto un appello alle altre forze politiche per costruire un terreno di convergenza comune, almeno questo doveva essere il senso, nell’interesse della città. In merito alle indiscrezioni giornalistiche che ne sono seguite – dice Maugliani – ci tengo a puntualizzare che il Partito Democratico ha voluto verificare la possibilità di accogliere l’appello del sindaco e se ci fossero le condizioni per dare vita ad un progetto che, nell’interesse esclusivo della città , potesse essere declinato in maniera credibile nell’affrontare i mille problemi che, dopo la disastrosa esperienza Rubeis Di Palm , si sono drammaticamente accentuati negli ultimi tre anni con la giunta Barbet. Non ci facevamo grandi illusioni sull’esito di questa discussione, la considerazione che abbiamo e che avevamo dell’operato del sindaco e della sua amministrazione non è diversa da quella di ogni cittadino di Guidonia. Ci abbiamo provato tuttavia nella convinzione che un grande partito come il nostro, oggi alleato nel governo del Paese con il M5S, quando arriva un invito al dialogo e al confronto sui temi che hanno per oggetto il governo di comunità importanti da parte di una formazione politica con la quale da quasi un anno si è intrapreso un cammino comune su un piano nazionale, non possa sottrarvisi in maniera preconcetta”.
Una verifica che è andata male, continua il segretario provinciale del Pd. “Abbiamo però dovuto prendere atto che quella che si proponeva al Pd non era la costruzione di una coalizione completamente nuova nella quale, insieme, avviare un percorso in piena discontinuità con quanto accaduto e non accaduto in questi ultimi tre anni. Abbiamo constatato invece la volontà di riproporre e perseverare su programmi e con metodi e comportamenti che sono la causa del fallimento dell’amministrazione Barbet, senza nessuna rivisitazione critica del passato recente. A questo ci si chiede dunque di prendere parte. Il Partito Democratico tuttavia non è e non sarà mai la stampella di salvataggio di una maggioranza allo sbando senza ne capo né coda e nessuna volontà di cambiare che con la sua inadeguatezza tiene in ostaggio Guidonia. Riteniamo che per uscire dalla gravissima crisi amministrativa e dallo stato di degrado e di abbandono in cui versa la città sia indispensabile porre fine a questa esperienza e restituire immediatamente la parola agli elettori. Saranno così i cittadini a decidere la strada da prendere per ridare una prospettiva di sviluppo e di crescita a Guidonia interrompendo il percorso di declino in cui il sindaco Barbet l’ha fatta drammaticamente precipitare. Noi continueremo a lavorare per mettere in campo, insieme a tutte le forze sane, democratiche e che abbiano un minimo di contatto con la realtà nella quale si trovano, la visione di un’altra città che sappia valorizzare le enormi opportunità economiche e sociali che, grazie al lavoro della Regione Lazio e del Governo nazionale, il nostro territorio vivrà nei prossimi anni, si pensi alla Ryder Cup, alla Roma Pescara o all’ospedale Tiburtino, eventi e opere importanti che hanno bisogno di sindaci e di amministrazioni con ben altro spessore”.