Guidonia, i 5S non vogliono il Consiglio sul cimitero. Guglielmo: punti critici nella gestione

Salme che aspettano di essere tumulate, regole sballate, si riapre a Guidonia Montecelio il caso cimitero. L’argomento è una polveriera, non da oggi, per le lamentele dei cittadini e le burrascosa storia della gestione, passata non senza traumi e polemiche da mano pubblica a privata con una concessione venticinquennale alla società che ha vinto il bando per l’ampliamento del camposanto durante il governo di centrodestra. La “guerra del cimitero” così se ne è scritto e parlato negli ultimi cinque anni: il fronte è ancora incandescente a sentire il consigliere del Pd Simone Guglielmo che punta il dito contro l’amministrazione cinque stelle che fa muro rispetto alle esigenze di miglioramento del servizio.

“Mesi fa ho protocollato una richiesta di consiglio comunale per modificare il regolamento cimiteriale. Una domanda formale avanzata al presidente del consiglio, che non ha mai però ricevuto alcuna risposta. Ed è grave. Il consiglio sul cimitero non è mai stato convocato”. L’obiettivo di Guglielmo è di aggiustare il regolamento che nel passaggio dalla gestione pubblica a quella privata “ha bisogno di essere modificato”. Uno degli aspetti critici, secondo il consigliere, il divieto per chi ha una tomba di famiglia di tumulare all’interno un defunto che non sia consanguineo. Per intenderci, come i suoceri. “C’è richiesta di loculi – spiega – e poi magari ci sono spazi inutilizzati. Voglio tenere accesi i riflettori, tante segnalazioni arrivano dai cittadini, quindi chiedo: cosa accade al cimitero?”. Se ne dovrebbe parlare in consiglio. geape.