Home città Guidonia Guidonia, Guglielmo: “Con i 5S l’assassinio delle attività estrattive, fermiamoli”

Guidonia, Guglielmo: “Con i 5S l’assassinio delle attività estrattive, fermiamoli”

Guidonia, Guglielmo: “Con i 5S l’assassinio delle attività estrattive, fermiamoli”

Uniti nella campagna “fermiamoli” a difesa del settore estrattivo contro la visione miope dei cinque stelle che vogliono condannare alla chiusura le cave di Guidonia. A scendere in campo sono i consiglieri comunali, guidati da Simone Guglielmo: “Non è concepibile che tutto ciò che potrebbe e dovrebbe costituire una risorsa per il nostro territorio si tramuta invece in problematica”.

Una “emergenza” ha detto il partito cittadino, ora anche gli eletti puntanto il dito contro le scelte dei cinque stelle al governo della terza città del Lazio. Una querelle che va avanti da mesi e vede il Comune intenzionato a ostacolare le proroghe alle attività mettendo a rischio centinaia di lavoratori. “Stiamo parlando di un’attività lavorativa che si è sviluppata fin dall’epoca romana – dice Guglielmo – e che ha fornito la materia prima per costruzioni e monumenti unici: il Colosseo, la basilica di San Pietro e piazza del Popolo solo per citarne alcune. Oggi il settore estrattivo costituisce il 5% del Pil dell’intera regione Lazio e conta più di 2000 occupati. Un dato  socio economico che non può essere barattato con la sicurezza ambientale e viceversa. Ovviamente non si possono ignorare gli allarmi che il territorio, sventrato dalla attivita estrattiva, già da diversi anni ci  invia con il problema della subsidanza ad esempio. Se è vero che nessun genere di recupero ambientale è stato  attuato nei casi di cave esaurite e dismesse e ancora poche sono le azioni messe in campo dagli imprenditori per mettere in sicurezza le cave in piena attività, è altrettanto vero che per il bene della città le soluzioni al dilemma dovrebbero viaggiare a braccetto e non in una surreale scelta del male minore tra gli interessi socio economici e quelli ambientali. Non può essere una scelta di parte e neanche uno scontro di poteri istituzionali a determinare chi vince e chi soccombe: ambiente o lavoro?”.

In questo quadro, dice il capogruppo, l’amministrazione “persevera nella idea di far estinguere l’attività estrattiva sul territorio tiburtino propugnando l’avversione alla proroga delle attività, e pianificando la dismissione delle aziende esistenti. Il Partito Democratico imvece non può assolutamente appoggiare questa visione totalmente riduttiva ed inefficace  della situazione.  La Regione Lazio con il governatore Zingaretti ha firmato la proroga necessaria alla continuazione della attività estrattiva, una vera boccata di ossigeno per gli imprenditori ed i lavoratori locali ma con un occhio anche alla realizzazione dei lavori di difesa dell’ambiente. L’atteggiamento dell’amministrazione comunale – dice Guglielmo – è invece di totale chiusura a queste soluzioni tanto da voler fare appello al presidente della Repubblica contro la proroga delle concessioni della Regione per le cave e rischia cosi’ di far estinguere tutto il comparto insistendo sulla strada dell’assassinio delle attività economiche legate al travertino sul nostro territorio. Tutto il Pd locale, provinciale e regionale si è mobilitato per fermare questo processo di involuzione e per agevolare i processi di soluzione e tutela di queste attività come pure della risorsa delle acque sulfuree. Da qui si parte per progettare anche le attività del prossimo decennio, considerando, a dispetto del governo targato  Barbet, che si  tratta non di problemi bensì di opportunità di sviluppo. Il Pd si presenta coeso in questa battaglia e lancia la compagna  “Fermiamoli” anticipando l’hashtag  #celacaveremo.. Nella speranza che il titolo sia bene augurante per tutti i cittadini”.

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