Il bollettino all’ora di pranzo segna come chiuso il rendez-vous azzurro in quel di Roma. Dal tavolo sulle elezioni di Guidonia Montecelio esce un’indicazione chiara che getterà scompiglio nei rapporti con Fratelli d’Italia. “Forza Italia rivendica la candidatura a sindaco di coalizione”, lo dice appena uscito dal summit il coordinatore comunale Andrea Mazza che suggerisce come la questione sia destinata a segnare un giro di boa. Intanto meglio fare il punto sul parterre, il vertice capitolino era stato convocato nel pieno delle ipotesi circolate nel week-endo di Pasqua, seduti quindi Francesco Aracri, Antonello Aurigemma, Adriano Palozzi, Giuseppe Agostara, Stefano Sassano, Michele Venturiello, Marianna De Maio e appunto Mazza. Obiettivo, definire la linea del partito ormai a meno di due mesi dalle elezioni.
“Forza Italia rivendica la candidatura a sindaco – spiega Mazza – perché siamo il partito di maggioranza in coalizione. Veniamo da sette anni di governo e siamo ancora la locomotiva del centrodestra”. E c’è il passo in più: “Rispetto ai nomi usciti, io convergo e sostengo la proposta di Alberto Cuccuru, una candidatura che può riportare equilibrio, un profilo che viene dal mondo civico, l’unica candidatura emersa che risponde a quei criteri fissati in un documento dalla maggioranza di Forza Italia, che chiede che la guida sia affidata a personalità esterne all’ultima amministrazione”. Di maggioranza appunto si parla, perché resta di altro avviso la componente dell’ex sindaco Rubeis. “Mi auguro che Forza Italia sarà compatta, come ho detto nel tavolo, il nostro principale avversario adesso è il tempo. Una squadra unita e motivata è il presupposto necessario per ridare fiducia agli elettori, e riportarli alle urne con un progetto serio per la città”.
Due gli aspetti emersi, quindi, il primo la volontà degli azzurri di ottenere nella trattativa con gli alleati la leadership di coalizione, un’indicazione che stravolge le aspettative del tavolo nazionale, dove la casella sarebbe di FdI, con in pole il nome di Alessandro Messa. La seconda, la convergenza della maggioranza di Forza Italia sul nome di Alberto Cuccuru, avvocato, espressione della società civile, legato al mondo cattolico e dell’associazionismo, il nome della discontinuità. La proposta che trova favorevoli anche all’esterno – proprio questa mattina ha detto il suo sì Benetti – è stata avanzata dall’area di Sassano e sostenuta ora formalmente anche da Mazza. Restano insomma in posizione minoritaria i rubesiani che puntano su De Maio, come carta interna, anche se – in base ai rumors – ci sarebbe pieno appoggio a Messa, in base ad accordi nati l’estate scorsa. geape.
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