Guidonia, famiglie senza acqua per giorni a Pichini. Ma è una odissea per l’intero quartiere

Costretti a fare il giro delle fontanelle per rimediare un po’ d’acqua, una vera odissea per alcune famiglie del quartiere Pichini di Guidonia Montecelio, rimaste per cinque giorni con i rubinetti a secco in una vicenda rocambolesca. Il calvario parte il 22 giugno, in otto abitazioni di via Raffaello Sanzio, verso l’ora di pranzo, va via l’acqua. Niente, neanche una goccia. Parte così una trafila “incredibile” con ripetute telefonate al numero verde di Acea Ato2 ma non succede niente. Il sabato si muove qualcosa, quando il commissario Alessandra Nigro ricevuta la segnalazione via email, in due ore sollecita il dirigente, si presenta un tecnico di Acea e annuncia l’arrivo di una squadra per il giorno successivo. La domenica però “non si fa vedere nessuno”, così i residenti che intanto soffrono dei ripetuti disagi anche per le piccole necessità quotidiane, alla fine riescono a contattare gli uffici di Roma e martedì si presentano i tecnici. “Finalmente viene ispezionato il pozzetto di collegamento delle condutture e la saracinesca del tubo che porta l’acqua alle nostre case era stata chiusa. Da chi? Perché? Per quale motivo a nessuno è venuta l’idea di controllare subito quella saracinesca?” si chiedono i cittadini che accendono però un riflettore sui disservizi che interessano il quartiere. “Qualcuno dovrebbe dire agli abitanti di Pichini perché le case non sono ancora state collegate alla nuova rete idrica i cui lavori sono terminati a novembre scorso! Ci raccontano che manca il collaudo e la pulitura della nuova condotta; e per fare questo non bastano sette mesi? Tutta Pichini è ancora collegata a una vecchia tubatura che per le dimensione dei tubi e le varie strozzature non permette un flusso regolare di acqua”.