Guidonia, è strappo: De Dominicis lascia il Pd

Dopo giorni di rumors la decisione ufficiale è arrivata: Paola De Dominicis lascia il Pd. Non è un giorno qualsiasi, in questi minuti è in corso la firma dei decreti da parte del sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet con cui nomina due assessori democratici in Giunta. L’inizio del governo locale cinque stelle e dem sull’onda del nuovo corso nazionale e regionale. Ma l’ingresso in esecutivo di Rosaria Morroi e Alessia Molinari, per la De Dominicis è la fine della permanenza nel Pd di cui è stata capogruppo, un epilogo duro per la consigliera che resta quindi all’opposizione. Nessun cenno sui passi futuri ma i bene informati assicurano che ci siano contatti sempre più stretti con Aldo Cerroni e quella parte del mondo civico. Intanto oggi si consuma lo strappo con casa e con l’area culturale con la quale era in sintonia, quella di Marco Vincenzi che resta con Simone Guglielmo. Il gruppo del Pd quindi conta su tre eletti, De Dominicis lascia in contrasto con la scelta di allearsi con i cinque stelle.

La lettera integrale di Paola De Dominicis

“Mai avrei immaginato che alla fine di questa travagliata consiliatura, a sei mesi dall’elezione del nuovo sindaco di Guidonia Montecelio, il mio partito, il PD, si alleasse con il Movimento 5 Stelle.  Con gli stessi “grillini” che abbiamo contestato fino a ieri e che abbiamo cercato di mandare a casa per la loro manifesta incapacità nella gestione del Comune, da ultimo con una Mozione di sfiducia al Sindaco.  Gli stessi “grillini”, è bene sottolinearlo, duramente contestati addirittura da ex Consiglieri di maggioranza anche nell’ultima seduta di Consiglio comunale. Molti di questi, eletti nel Movimento nel 2017, hanno preso, più volte, contestandolo pubblicamente, le distanze dall’operato di Michel Barbet.  L’ultima seduta di Consiglio ha ufficializzato il venire meno dei numeri a sostegno di quella che, di fatto, non è più una maggioranza. Il voltafaccia nei confronti di chi ci ha votato nell’ultima tornata elettorale – quando il sindaco  Barbet ha sconfitto il candidato da noi sostenuto, Emanuele Di Silvio – mi lascia senza parole.

Nessuna motivazione può giustificare questo sconcertante accordo. Il tutto si riduce, in pratica, alla prospettiva di cogestire la Città con i “grillini” per una manciata di mesi, anziché governare Guidonia Montecelio per i prossimi anni. Gli sconfitti del 2017 si alleano, dunque, in un abbraccio mortale con i vincitori di allora. Con coloro che hanno dimostrato una evidente pochezza nella gestione del Comune in questi tormentati anni. Mi chiedo con quale animo si possa adesso guardare in faccia chi ci ha accordato il proprio consenso per contrastare la deriva e il populismo “grillino”. Sembrava tutta un’altra storia e, invece, è solo la solita brutta storia.

La politica intesa come strumento di affermazione personale e di conquista di status non mi appartiene. Non ci sto, per principi e per passione. A malincuore esco dal partito in cui ho militato per più di un decennio e di cui sono Capogruppo in Consiglio comunale. Con orgoglio, resto coerentemente all’opposizione di questa comica versione della Giunta Barbet. Non avrei mai pensato di dovere scegliere tra il mio partito e la mia Città. Anzi, ho sempre inteso l’impegno nel partito e l’impegno per la mia comunità totalmente sovrapponibili. Oggi, a fronte di questa imbarazzante “alleanza” di cui ho letto sui mass-media e che non ho in nessun modo condiviso, mi si chiede di anteporre gli interessi del partito a quelli di Guidonia Montecelio. Non posso farlo e non lo farò. Non ho dubbi: scelgo la mia Città!”