Home città Guidonia Guidonia, dopo lo sgombero resta il degrado. Ammaturo: “Quanto ci costerà pulire lo scempio?”

Guidonia, dopo lo sgombero resta il degrado. Ammaturo: “Quanto ci costerà pulire lo scempio?”

Guidonia, dopo lo sgombero resta il degrado. Ammaturo: “Quanto ci costerà pulire lo scempio?”

“Chi paga lo scempio?”, Giovanna Ammaturo pone la domanda direttamente al sindaco Michel Barbet dopo che lo sgombero ha “liberato” tre zone calde di Guidonia occupate da tempo dai camminanti. Insomma, la soluzione è arrivata con ritardo – dice chiaro e tondo la consigliera di FdI – e adesso restano le conseguenze. Degrado, rifiuti e sporcizia da bonificare con costi salati sulle spalle dei cittadini.

“Oggi non esulto – dice Ammaturo all’indirizzo della Lega – come qualche sciacallo è abituato a fare per prendersi meriti e titoli fuorvianti ed ipocriti. Mi sento libera, come tutti i cittadini, dopo essere stata additata come razzista per aver invitato il sindaco a lasciare fissa una macchina della polizia municipale nella frazione dell’Albuccione dove tra rom abusivi e cittadini non erano rimasti che attriti dovuti anche ai continui furti. Il territorio appartiene a tutti, un concetto che né il Sindaco Barbet né il vice con delega alla legalità Russo avevano saputo cogliere fin dalla prima interrogazione: l’emergenza. Oggi al sindaco Barbet abbiamo chiesto: adesso chi paga? Quanto costerà alla casse del Comune la pulizia di masserizie e tutto quello che si potrebbe immaginare compresi divani, materassi e mobilio oltre frigoriferi e sedie. Ci vorranno centinaia di camion e pale meccaniche per asportare quello che è rimasto. Sembra di entrare  in zona di guerra o di far parte di quei reportage dalle favelas brasiliane. Parte è seminascosto dalla vegetazione spontanea  o  gettate nelle scarpate ed anche abbandonate sui marciapiedi costruiti con i soldi dei contribuenti. Il Sindaco  Barbet ancora tre giorni fa  predicava pazienza dopo aver girato la testa mai rispondendo a nessuna interrogazione. Russo evangelizzava l’integrazione e la costituzione di coop di lavoro dopo essere andato anche in Sicilia ed aver saputo che molti di questi camminanti siciliani erano proprietari di immobili come ebbe a dirmi. Oggi resta un mesto e silenzioso paesaggio tra i più disgustosi e nauseabondi che si possano immaginare. Fatte prima le ordinanza, non si sarebbe arrivati a tale scempio ambientale. Chi paga adesso signor sindaco  per una condotta  bradipa e senza coraggio? I cittadini hanno già onorato i loro tributi, miri a chi non vuole prendersi la responsabilità sebbene si vogliano per forza definire amministratori. Io, e migliaia di cittadini vogliamo  conoscere i costi di una pulizia dovuta per igiene e civiltà di tanto territorio dissacrato e martoriato di una Città che appartiene a tutti e non ha zone ghetto o limitazioni: quelle le lasciamo ai politici inconcludenti ed ai lori mesti pensieri. Intanto oggi sulle strade del Pip abbiamo rivisto 5 roulotte”.

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