Home Cronaca Guidonia, dopo la bufera bando vinto dai 5S, la protezione civile chiude l’accordo con il Comune

Guidonia, dopo la bufera bando vinto dai 5S, la protezione civile chiude l’accordo con il Comune

Guidonia, dopo la bufera bando vinto dai 5S, la protezione civile chiude l’accordo con il Comune

Giorni neri per il Comune di Guidonia Montecelio, la bufera sul bando di protezione civile che ha visto partecipare e vincere consiglieri comunali e candidati 5S con mogli e affini lascia strascichi pesanti. Il gruppo Volontari Valle Aniene Associati diretto da Serena Di Paolo chiude l’accordo con il Comune, a causa di una serie di pesanti problematiche che vanno dalla mancanza di fondi al conflitto d’interessi. Il recesso dalla convenzione firmata l’undici giugno scorso – in tutto i gruppi che collaborano sono due – è stato inviato al sindaco Michel Barbet, all’assessore all’Ambiente e alla protezione civile regionale. L’organizzazione che è attiva a Guidonia da ben trent’anni, con numerosi interventi in situazioni di emergenza, continuerà l’azione di prevenzione a tutela dei cittadini segnalando all’amministrazione qualsiasi situazione di rischio. Ma in sostanza, per gli interventi, ora risponderanno solo alla sede regionale e non più al Comune. Uno strappo motivato nelle due pagine di lettera inviate agli uffici del Palazzo e che avviene sull’onda delle polemiche per il bando dell’amministrazione cinque stelle per creare un gruppo di protezione civile comunale. Un insieme di volontari, massimo venti, con il compito di intervenire, aiutare, rapportarsi con il sindaco. Undici aspiranti, poche domande quindi, tra questi nomi noti dei cinque stelle, due consiglieri il capogruppo Giuliano Santoboni con la moglie, la consigliera Loredana Terzulli, due candidati non eletti del movimento, uno con la consorte. Dieci i promossi finali, l’unico bocciato è Costanzo Di Paolo fondatore della protezione civile a Guidonia, un volto storico dell’ambito delle emergenze, che ha fatto scuola a una generazione. In base alle competenze però sono passati i politici. Incarichi chiaramente gratuiti ma che hanno targato a cinque stelle il neocostituito gruppo. La protezione civile (quella vera) di Serena Di Paolo a questo punto chiude la collaborazione con il Comune. La prima motivazione è che l’organizzazione è composta da studenti, disoccupati e pensionati che devono sobbarcarsi le spese gestionali per le attività di soccorso a Guidonia visto che dal Comune non c’è alcun sostentamento economico di rimborso. “Inoltre abbiamo notato una disparità di trattamento con altri soggetti, strane sovrapposizioni di personaggi in conflitto d’interesse che svolgono ruoli pubblici per l’ufficio di protezione civile – scrivono – partecipando attivamente al volontariato”. La lettera si conclude con due righe affatto scontate visti i tempi che corrono: “Si ricorda che le organizzazioni senza scopo di lucri hanno l’obbligo di essere apolitiche, apartitiche e aconfessionali”.
Gea Petrini

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