Non perde quota la polemica sull’aumento delle tariffe per le affissioni di pubblicità e insegne votate dalla Giunta di Guidonia Montecelio. Un botta e risposta infuocato, ieri, tra il consigliere del Pd Emanuele Di Silvio che ha sollevato il caso e il presidente di commissione Claudio Zarro. Uno scontro a suon di numeri. La delibera stabilisce un aumento del 50% (il massimo che era consentito dalla legge di bilancio nazionale) per superfici superiori al metro quadrato. Questo ha portato allo scontro. Di Silvio ha parlato di stangata, Zarro ha specificato invece che sarà colpita solo la grande distribuzione, e che le tariffe erano ferme dal 1993.
“Il consigliere Zarro cerca di negare e sminuire questi importanti e vergognosi aumenti – chiarisce ancora Di Silvio – Il Comune in questo modo andrà direttamente a colpire le attività, che già versano in seria difficoltà e che necessitano di aiuto e non di aumenti sulle tariffe. Rimane evidente la volontà del Movimento 5 stelle di Guidonia di voler punire il commercio. Va evidenziato infatti che l’aumento del 50% rappresenterà una maggior spesa per le attività, utile solo al comune per fare cassa. L’ennesimo duro colpo per il settore commerciale e produttivo”.
La stima dell’effetto del provvedimento diffusa da Zarro per il consigliere del piddì non regge. “La delibera aumenta di fatto tutti i manifesti di misure standard quali 100×140 140×100 140×200 200×140 4×3 6×3. Per la correttezza che mi contraddistingue ci tengo a precisare che i manifesti mortuari non sono oggetto di aumento, diversamente dichiarato da me in maniera errata. Un errore che riconosco e che non giustifica le scelte della maggioranza di voler mettere nuovamente le mani in tasca ai cittadini. Invito il Consigliere Zarro a sottoscrivere, con me e con altri consiglieri di opposizione che firmeranno, la mozione con la quale chiederemo la revoca di tale delibera di giunta”.
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