Un anno di tempo per costruire un’alternativa seria al sistema di potere Rubeis-Di Palma. Una sfida che il Pd affronterà come perno di un “centrosinistra largo e riformista” aperto alle forze civiche di Guidonia Montecelio. Da poche ore si è chiusa l’esperienza tormentata del governo di centrodestra e il deputato del partito democratico Andrea Ferro dice “finalmente” è calato il sipario “su un’amministrazione che per sette anni ha gestito il Comune tra interessi economici clientelari e beghe giudiziarie”.
Il Pd e l’unità – Di fronte c’è un lungo periodo di commissariamento, non si voterà prima della primavera 2017. “Al Partito Democratico – dice Ferro – che in questi mesi ha operato in maniera chiara ed univoca ad ogni livello istituzionale per costruire le condizioni per arrivare alla scioglimento del Comune, oggi spetta l’onere di costruire un progetto politico serio e alternativo al sistema di potere dall’amministrazione Rubeis/Di Palma: un centrosinistra largo e riformista arricchito di istanze civiche e politiche che possano rappresentare la migliore classe dirigente della città. In questa fase difficile per Guidonia, il Partito Democratico deve avere la forza di parlare con voce univoca e unitaria a tutti i cittadini, a tutte le forze politiche, sociali ed economiche, deve avere la capacità di ascoltare la città intera ed indicare un percorso che porterà le forze sane di Guidonia Montecelio a redigere un progetto di rilancio che guardi al futuro”.
I meriti dei 4 dissidenti – “Nel ringraziare tutti coloro che dall’interno del Consiglio Comunale e all’esterno nella città si sono impegnati per mandare a casa una amministrazione fallimentare e clientelare, a cominciare dal gruppo dirigente e dai sette consiglieri del Pd – conclude il deputato – ringrazio in particolare Cerroni, Sassano, Vallati e Valeri che, pur sedendo all’inizio della consiliatura nei banchi della maggioranza, hanno sacrificato la propria visibilità e i propri interessi di parte a favore di quello generale dell’intera cittadinanza di Guidonia Montecelio. Con il loro voto determinante contro il Bilancio hanno deciso di porre fine ad una amministrazione delegittimata impedendogli di proseguire nella sua scellerata gestione della cosa pubblica”.
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