“Ora mi risento finalmente a casa, sento quella vicinanza al territorio che da sempre auspico in politica e da cui il Pd si è ormai troppo allontanato”. È una Paola De Dominicis emozionata quella che annuncia ufficialmente il passaggio al Nuovo Polo Civico, ferma all’opposizione in Consiglio comunale di Guidonia, dopo l’addio ai dem freschi di passaggio in maggioranza insieme al M5S. Sarà lei la capodelegazione di una compagine civica che ora sarà un gruppo consiliare a tutti gli effetti, composto dai rappresentanti delle liste “Guidonia Domani” e “Il Biplano”. Un’operazione – come è stato sottolineato – che fa del Polo civico la prima forza di opposizione e la seconda del Consiglio.
Al fianco di Paola De Domicis, al Park Hotel Imperatore Adriano, in conferenza stampa, il portavoce del Nuovo Polo civico Erik D’Alisa e gli altri tre colleghi di gruppo: Alessandra Ferri, Luca Bufalieri e Tommaso Carnevali. In platea i consiglieri che nei mesi scorsi, per l’ultimo scampolo di consiliatura, hanno deciso di dimettersi per far fare la prima esperienza in aula alle nuove leve: Mario Valeri, Mario Proietti e Mauro De Santis. Così come Aldo Cerroni, candidato a sindaco alle ultime amministrative. “Un percorso sofferto per l’addio al Pd, ma che inizia dall’esperienza comune in opposizione con i colleghi del Polo – spiega Paola De Dominicis –. In loro ho sempre trovato sostegno, sia politico che personale, ma soprattutto condivisione, passione e competenza, tre punti fondamentali per imprimere un cambio di rotta a questa città”.
La polemica sull’aula consiliare negata
Un percorso che, sottolinea la nuova capogruppo, “purtroppo inizia con uno sgarbo istituzionale”. Si riferisce al diniego della presidente del Consiglio Terzulli all’uso dell’Aula per la conferenza di oggi. “Ce l’ha negata – affonda – colei che riveste quel ruolo per aver lanciato la ciambella di salvataggio a Barbet. Un episodio senza precedenti. Su questo faremo una nota alla Prefettura”
La politica
Poi i primi passaggi politici. “Il degrado della città è sotto gli occhi di tutti. Serve un cambio di passo. Perciò lanciamo l’appello a tutte le forze che si riconoscono nella nostra politica ad unirsi a competenza ed esperienza”. Ultimo messaggio ai dem: “Spero che il Pd, che ha decretato il proprio suicidio politico, si ravveda e rompa questo patto scellerato”. Sui nomi del candidato a sindaco del Polo c’è da aspettare: “Prima chiudiamo il programma e il progetto, poi il candidato a sindaco sarà la nostra punta di diamante”.
In arrivo al Polo Civico altri delusi dal Pd
Potrebbero ritrovarsi a breve nel Polo Civico altri che di recente hanno detto addio al Pd prendendone le distanze definitive dopo l’accordo con il M5S. Paola De Dominicis ha nominato non solo Rocco Cisano, ma anche Pasqualino Rossi e Daniele Di Cerbo.
Mario Valeri, il civismo “modello Guidonia”
Mario Valeri rivendica il “modello Guidonia” sull’esperienza civica. “Non è un’unione di liste improvvisata, è frutto di un lavoro di anni – spiega il consigliere più longevo della storia di Guidonia: trent’anni d’aula –. Un insieme di liste che hanno una visione della città non ideologica ma pragmatica. Ognuno dentro con il suo bagaglio di esperienza politica. Rifiutiamo la politica intesa come rabbia e non come ragione”. La mossa del Pd? Per Valeri “c’è da dire prima di tutto che questa legge elettorale non consentirebbe cambi di maggioranza in corsa. Eppure ha fatto un’operazione di pronto soccorso per puntellare il sindaco M5S e andare alle elezioni”.
De Santis: “Prima il programma, poi il nome del sindaco”
Arriverà probabilmente sotto l’albero di Natale il progetto politico dettagliato del Polo civico, il tavolo del programma infatti sarebbe arrivato alle battute finali. “Il nome del sindaco ne sarà la conseguenza, quindi arriverà a conclusione del processo programmatico grazie al confronto – sottolinea Mauro De Santis –. Perché il sindaco non governa da solo ma con tutta la sua maggioranza. Oggi accogliamo Paola sottolineando il coraggio e la coerenza di questa scelta. Le persone che hanno la visione comune della responsabilità e dell’etica in politica si ritrovano”.
Mario Proietti: “Chiarezza su Palasport e su come sono stati spesi i soldi per le buche”
Per Mario Proietti, intanto, non sarà abbassata la guardia sull’operato dell’amministrazione in Consiglio. “Sul Palasport vogliamo sapere perché non sono state ancora aperte le piscine e perché non sono satte interpellate per la gestione temporanea società sportive di Guidonia. Sulla manutenzione delle strade vogliamo vedere come sono stati spesi i soldi visto che la situazione continua ad essere d’emergenza”.