Telefonate roventi e una nota di piombo con la quale in tempi record il commissario prefettizio Giuseppe Marani ha messo la parola fine sul conflitto d’interessi delle Finanze. E’ stata revocata giovedì la determina scandalo che ha fatto parlare ogni ufficio: la delegata del dirigente Gilberto Pucci ha costituito l’ufficio elettorale assegnando quindi 120 ore di straordinari a 13 dipendenti per seguire il referendum del 4 dicembre. Tra i tredici scelti anche se stessa: quindi doppio pasticcio, si è auto-nominata e ha pure firmato l’atto in qualità di facente funzioni, prendendosi insomma i poteri dirigenziali. Il caso è stato sollevato in un baleno dalla Cgil Funzione Pubblica che ha inviato una lettera al commissario. E la bocciatura è stata immediata.
Immaginarsi il clima, giusto ieri si è svolta l’assemblea dei dipendenti del Comune, ancora non vengono pagati gli straordinari elettorali del referendum (quello sulle trivelle) di aprile scorso. L’attenzione vien da sé è al massimo e il sindacato non ha perso un secondo appena uscito l’atto del 7 ottobre. Tre le illegittimità messe nero su bianco dalla Cgil: il “palese conflitto d’interessi” della dipendente che ha assegnato a se stessa gli straordinari per il nuovo referendum, il ruolo della delegata che non poteva firmare per conto del dirigente Pucci e la mancata rotazione dei dipendenti individuati, sempre gli stessi. Motivazioni che il commissario avrà ritenuto valide, visto che il giorno dopo la pubblicazione ha spedito una nota al dirigente vero delle Finanze, cioè Gilberto Pucci, chiedendo l’immediata revoca.
E la retromarcia una volta imposta, è arrivata. Pucci ha ritirato l’atto della sua delegata, facendo solo riferimento alla nota del commissario ma senza citarne le ragioni, riservandosi poi di procedere presto alla nuova costituzione dell’ufficio elettorale. I riflettori del sindacato però restano accesi: “Anche se priva di motivazioni – commentano – la Cgil prende atto della revoca della determina, esprime soddisfazione per l’azione portata a tutela dei dipendenti tutti e si augura che nella stesura del nuovo atto si tenga conto della rotazione del personale prevista dal contratto decentrato sottoscritto e /o quantomeno che si integrino ulteriori figure di categorie b e c, spalmando le ore di straordinario già computate su più personale. Manterremo alta l’attenzione in merito finché non vedremo rispettati gli accordi siglati”. Placata almeno questa bufera.
geape.
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