di Gea Petrini
Si parla di “minkiate” con la k per il capogruppo cinque stelle di Guidonia Montecelio, Giuliano Santoboni, che mercoledì ha reagito alla bufera sul caso Tiziana Guida da consigliere di opposizione. Cerchiamo di capire cosa sta accadendo nella terza città del Lazio, partendo dal presupposto che stiamo in campagna elettorale, e a dieci giorni scarsi dal voto nazionale e regionale, è tutto esagerato, viziato dalle partigianerie. Proviamo a comprendere come siamo arrivati da “Guidonia città di mer…” al “metodo sticaxxi” di Santoboni.
Quando Simone Guglielmo, capogruppo del piddì, tira fuori la frase choc dell’attuale assessore all’ambiente, nelle stanze della politica si è inteso subito che la settimana sarebbe stata frizzantina. Ripetendo il fattaccio. Tiziana Guida oggi reggente di parchi e rifiuti per i pentastellati, il 10 giugno in una trasmissione che conduce su una web radio, si lascia andare a una considerazione sui comuni più grandi d’Italia. Prima Giugliano e poi Guidonia “altro posto di mer…”. Adesso, è chiaro per chi ha visto il video che la Guida che è una geologa nella vita, in veste speaker usa l’ironia, anche su altri argomenti che non stiamo qui a ricordare. Ma la frase è stata pronunciata. Non c’è niente da fare. Dopo un po’ di giorni diventa assessore di quella città di “merxa”. E andiamo alla prima questione fondamentale. Il vero passo falso di Tiziana Guida è arrivato molto dopo e per l’esattezza la sera del consiglio comunale di lunedì. Esplosa la bagarre, con le opposizioni già pronte a esigere le dimissioni, Guida invece di fare quello che il buonsenso imporrebbe, cioè scusarsi con la comunità che governa, spiegando non solo di rispettarla ma di averne la massima cura, ha un impeto di indignazione, si sente quasi offesa. L’assessore contrattacca contro chi ha violato la sua sfera privata. Ma quale? Quella di una conduttrice radiofonica che un mese dopo è entrata nel governo di Guidonia? Ecco questa reazione, diciamolo chiaramente, è risultata non solo inspiegabile ai più ma anche vagamente ostica. Una renzata, per dirla così, che non può che suscitare l’opposto esatto dell’empatia.
Comunque il danno è compiuto, le liste di minoranza una alla volta si esprimono per un passo indietro e dall’altra parte tutto tace, tranne un post di Santoboni. Il sindaco Michel Barbet non dà segni. Contattiamo Sebastiano Cubeddu, che è candidato cinque stelle alla Camera, per offrirgli l’opportunità di intervenire, perché diciamoci la verità, tra una frase choc e l’altra, il danno maggiore in termini elettorali al momento lo rischia lui. Cubeddu parla di uscita infelice ma difende – come è naturale pena inimicarsi gli amici di governo – l’assessore, senza particolare enfasi ma con sobrietà. Intanto è un fuoco di fila di richieste di dimissioni, Fratelli d’Italia ci inebria addirittura con un video, così accade che nonostante sia arrivata la notizia dell’approvazione da parte della Corte dei Conti del piano di riequilibrio con tanto di prestito da 25 milioni, non si fa che parlare della Guida. Sui social, sui giornali, ovunque. Deve essere stato troppo per Santoboni che a quel punto pubblica la copertina de “Il metodo sticaxxi”, il manuale che farà di te un perfetto sticaxxista. E’ un vero mercoledì da leoni e viene il dubbio di aver varcato la soglia di un mondo parallelo, sempre grazie a qualche cuniculo spazio temporale. Il capogruppo di maggioranza della terza città del Lazio – al netto delle valutazioni sul linguaggio – non ricorda di avere un ruolo, di rappresentare le istituzioni, e si lascia andare a sua volta all’ironia un po’ hard.
Guida scherza e insulta Guidonia, Santoboni scherza e lancia messaggi che viene voglia di non leggere. Con l’imbrunire condivide un post di Di Battista e scrive sopra: “Ecco, è esattamente questo. Se dico “caxxo Berlusconi ha pagato cosa nostra” voi vi scandalizzate per il caxxo. Scandalizzatevi perché per anni i soldi delle tue tasse sono diventate tangenti per quelli che adesso si stracciano le vesti. Scandalizzatevi perché i contratti dei rifiuti sono sempre andati in proroga e ci abbiamo perso centinaia di migliaia di euro. Scandalizzatevi perché negli anni abbiamo pagato milioni per asfaltare le strade e adesso fanno schifo (al caxxo) perché si prendevano le mazzette sui lavori. Scandalizzatevi perché dopo un lavoro enorme abbiamo evitato il dissesto e invece si parla di minkiate”. Nella versione originale non ci sono le “x”. Il tempo scorre e chissà per quanto sentiremo ripetere che niente si riesce a fare a Guidonia perché chi c’era prima ha rubato. E’ cosa nota, c’è un processo in corso a Tivoli, ma restano delle responsabilità oggettive sull’attualità. Tiziana Guida balzata sotto i riflettori per la frase choc, è responsabile di un settore che sta lasciando Guidonia nel totale degrado per la mancata raccolta del vetro. La situazione è da incubo, lo sa la Guida e lo sa Santoboni, “metodo sticaxxi” o meno. Ragioni per un passo indietro ce ne sarebbero, ma il primo forse non è la performance radiofonica. Per tirare fuori Guidonia dal pantano serve l’onestà e la capacità di governo, o forse come diceva preoccupato un big cinque stelle qualche giorno fa, un commissariamento di almeno due anni.
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