Tasto ultra delicato, sull’avvocatura comunale non solo si è spaccato il Pd, ma partono gli strali di Sebastiano Cubeddu contro Arianna Cacioni. Proprio la consigliera di FdI ha avanzato una mozione in consiglio sull’argomento caldo dei decreti ingiuntivi che piovono in Comune visto il ritardo più che cronico nei pagamenti. Un circolo vizioso che il palazzo non affronta in maniera adeguata – è stata la tesi della consigliera – visto che si moltiplicano le opposizioni ai decreti ingiuntivi che poi non hanno buon esito. Alla luce del meccanismo che per la consigliera aggrava le case pubbliche, è scattata la proposta di aggiungere un passaggio all’iter, inserendo un parere preventivo alla eventuale opposizione. La mozione ha avuto una prima conseguenza, visto che il Pd si è diviso, con Emanuele Di Silvio e Mario Lomuscio che non l’hanno sostenuta a differenza degli altri colleghi. Ma è fuori dal Palazzo che è montata l’indignazione del candidato alla Camera dei deputati dei cinque stelle, Sebastiano Cubeddu, nella vita è avvocato, che ha bollato la battaglia della Cacioni come confusa oltre che frutto di ignoranza.
“La mozione nella parte motiva dimostra, innanzitutto, una grande confusione di idee, perché associa la questione della ripresa dei pagamenti ai fornitori a quella della valutazione e delle modalità per esercitare la difesa giudiziale del Comune tramite avvocatura interna. Oltre a questo, la mozione in argomento dimostra la più completa ignoranza in merito alle funzioni riservate all’avvocatura, alla libertà ed all’autonomia degli avvocati e dell’avvocatura interna, alle tutele apprestate dal consiglio dell’ordine degli avvocati e dalla legge professionale”. L’avvocatura comunale che vince una media dell’80% di cause ogni anno, già esprime parere sulla possibile opposizione ai decreti ingiuntivi. La prassi è più o meno questa: quando arriva il decreto ingiuntivo, dall’avvocatura parte una prima lettera al settore coinvolto, e se c’è indirizzo a opporsi a quel punto l’avvocato Antonella Auciello che è la responsabile, esprime un parere. Attualmente – in base quanto si apprende – non c’è una sentenza sui decreti ingiuntivi.
“La consigliera si permette di alzare la voce e minacciare segnalazioni alla Corte dei Conti integrando invece una condotta di ingerenza su libertà e funzioni dell’Avvocatura nell’esercizio della professione e della funzione di patrocinio – conclude Cubeddu – non sarà che debba essere lei a dover rispondere ad un’eventuale azione di tutela da parte dell’ordine? In tale circostanza anche il Pd è franato contro il povero Di Silvio in una delle rarissime volte in cui aveva indovinato una scelta di opportunità politica”. redpol.
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