Serenità, tanta serenità. Un’immagine quasi estraniante regalata dall’ultima riunione di Forza Italia a Guidonia Montecelio, almeno in base a quanto riportano i rumors, gli azzurri commissariati e guidati dall’outsider Alessandro Battilocchio pensano solo e soltanto a ricostruire il partito. Tre mesi fa la maggioranza delle truppe era in rivolta, ci si dilaniava nel giudizio sulla passata amministrazione caduta per gli scandali, con i nemici che in fin dei conti erano tutti in casa più che fuori. Sarà stata l’estate, la magia delle elezioni regionali e politiche che ha spostato Guidonia sotto il riflettore dei maggiorenti romani, ma le tre componenti Rubeis, Sassano, Mazza sono sulla strada della costruttiva ripresa. “La nave è partita” scrive sui social il sassaniano Maurizio Massini, bisogna credergli. Il vero nodo del contendere è la segreteria del partito, questione al momento rinviata, perché l’attenzione dell’ex europarlamentare Battilocchio è nella riorganizzazione. Di questo si è discusso martedì, nel vertice allargato, convocato nella sede di Guidonia centro e tenuto poi in un albergo di Tivoli Terme, anche se non il classico. Incontri tematici, convegni, dialogo con le altre forze moderate, e appuntamento al 10 ottobre per pianificare le iniziative. “Sono a disposizione degli amici di Guidonia – ha commentato Battilocchio – e voglio dare un contributo per il rilancio dell’azione politica del partito in questo periodo che mi vede commissario nella città più grande della Provincia di Roma, in cui Forza Italia ha una storia assai importante. Vedo un clima positivo ed una voglia di rimboccarsi le maniche per ripartire e registro con soddisfazione che sono davvero molti coloro che vogliono tornare ad impegnarsi: figure consolidate della politica locale ma anche tanti ragazzi e ragazze che chiedono di partecipare al progetto”. Nel conclave erano rappresentate tutte le aree politiche, ma tra i capi componente ha parlato solo Michele Venturiello, considerando tale lo storico custode della linea del gruppo rubeisiano, la Marianna De Maio comunque non c’era. Ma a ben vedere la geografia interna va rivisitata in chiave post moderna: c’è una quarta corrente adesso in Forza Italia ed è quella di Augusto Cacciamani che si è presentato al summit con una nutrita schiera di attivisti azzurri vicini a lui. Una voce che conterà eccome nella scelta del prossimo coordinatore comunale. L’ex consigliere di Ncd che ha formalmente retto in Giunta Andrea Di Palma per anni, uomo di Pino Cangemi, è stato l’innesto pre elettorale. Ed è arrivato primo in lista con Forza Italia, anche se non eletto, con 550 preferenze. La dimostrazione, insomma, che ovunque vada sono voti suoi. Di opinione c’è davvero poco.
Gea Petrini
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