Home città Guidonia Guidonia, bufera Forza Italia, Benetti va via: “Se non cambiano rotta, sarà la fine del centrodestra”

Guidonia, bufera Forza Italia, Benetti va via: “Se non cambiano rotta, sarà la fine del centrodestra”

Guidonia, bufera Forza Italia, Benetti va via: “Se non cambiano rotta, sarà la fine del centrodestra”

di Gea Petrini

Lo strappo arriva dopo settimane di riflessioni, “mi sento un pesce fuor d’acqua in Forza Italia”, dice Mirko Benetti, 43 anni, imprenditore, ex consigliere comunale nel primo governo Rubeis e uno dei più forti oppositori, pur se dall’esterno del Palazzo, negli ultimi due anni di gestione. Un passo che crea ancora più confusione in casa azzurra, che perde un altro nome di peso, dopo l’addio esattamente un anno fa di una intera componente, quella di Mauro Lombardo e l’uscita di Marco Bertucci a luglio del 2016.

In vista delle elezioni il centrodestra si inizia a muovere. Forza Italia si è riunita due volte, ma non lei non ha partecipato. Perché?
Ormai non condivido il metodo e la strategia globale di Forza Italia, mi sento un pesce fuor d’acqua. Forza Italia sembra il figlio di un nobile, e il nobile è Berlusconi, che vive sulla rendita lasciata dal capostipite e non mette in campo alcuna azione per auto rigenerarsi. Prima o poi i fondi ricevuti in eredità, cioè i voti di Berlusconi, finiranno e il partito scomparirà. Non si può lasciare tutto sulle spalle di Berlusconi, eppure non c’è alcuna intenzione di invertire la rotta.

Una riflessione che vale anche per Forza Italia a Guidonia?
Ho letto questa mattina le dichiarazioni di Mazza, che chiede a Messa e Mercante di uscire dai personalismi. Condivido, ma prima di uscire dai personalismi dovrebbe pensare a uscire dai vecchi schemi. Ripresentarsi agli elettori non andando in discontinuità con il recente passato è un gravissimo errore che porterà alla debacle del centrodestra. Bene fa il coordinatore provinciale di Noi con Salvini, Marco Mercante, a distinguersi in tal senso e a non accollarsi i debiti politici che non gli competono.

Questo che vuol dire che esce dal partito?
Proprio oggi ho annunciato le mie dimissioni dal provinciale di Forza Italia, lasciando anche il ruolo di coordinatore dei Club. Una scelta maturata proprio per non creare problemi, considerando che la mia posizione ormai è chiaramente diversa.

Chiudendo con Forza Italia, lascia Stefano Sassano solo a portare avanti una linea interna alternativa.
Purtroppo è l’aspetto che più mi rammarica ma la mia fortuna è che parliamo di Stefano Sassano, cioè di un colosso e non di una persona qualsiasi. Sono sicuro che con Stefano e le tante persone che chiedono una forte discontinuità troveremo in futuro delle nuove affinità, penso anche a Mercante. Il confronto non finisce certo qui.

Che ne pensa delle valutazioni di Alessandro Messa, che propone un nuovo polo con al centro Fratelli d’Italia?
Un’idea interessante purché questo polo non sia solo un nuovo vestito di una vecchia signora. Stimo molto Alessandro ma per essere un aggregatore bisogna partire sedendosi all’ultimo banco, non al primo.

Adesso che ha lasciato Forza Italia cosa farà?
Intanto vado via ringraziando Palozzi, Fiori, Tajani, Leccese, persone con le quali ho condiviso un percorso bellissimo e ricco di soddisfazioni. Come al mio solito compio questa scelta senza avere il paracadute ma guardandomi intorno. Però è chiaro, ho lasciato Forza Italia ma non la politica.

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