Home Cronaca Guidonia, braccialetto elettronico per monitorare l’ex marito stalker

Guidonia, braccialetto elettronico per monitorare l’ex marito stalker

Guidonia, braccialetto elettronico per monitorare l’ex marito stalker

Un braccialetto elettronico per monitorare gli spostamenti dell’ex marito stalker in maniera da proteggere la vittima dai suoi continui blitz. Questa l’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Tivoli, Aldo Morgigni, de eseguita dagli agenti del commissariato di Tivoli nei confronti di un 49enne di Guidonia, poiché gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi, lesioni personali e danneggiamento in danno della ex moglie. Le indagini, condotte dagli investigatori del settore specializzato nella violenza di genere e  minori del commissariato tiburtino e coordinate dal sostituto procuratore Arianna Armanini, uno dei magistrati del pool antiviolenza della procura di Tivoli, hanno permesso di accertare la grave e reiterata condotta violenta posta in essere dall’uomo nei confronti della vittima, anche in presenza della figlia minore.

​La vittima ha deciso di denunciare dopo che è stato costretta ad abbandonare la casa coniugale insieme alla figlia minore, perché esasperata dal comportamento violento del marito dipendente dall’alcool. Questi, convinto che la moglie lo tradisse, aveva mostrato una morbosa gelosia tanto da rendere impossibile una civile convivenza. Quel rapporto malato, era caratterizzato da continue aggressioni verbali e fisiche verso, anche alla presenza della figlia e dei suoi familiari, rei secondo lui di averla in qualche modo protetta.
La donna è stata anche costretta, in più occasioni, a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine e a ricorrere alle cure sanitari del pronto soccorso. Le aggressioni non sono cessate nemmeno dopo la separazione coniugale. Infatti, l’indagato abitualmente sottoponeva la ex moglie ad estenuanti interrogatori anche nelle ore notturne, mentre di giorno ne controllava in modo ossessivo gli spostamenti, così come gli orari di entrata e di uscita dal posto di lavoro, obbligandola, suo malgrado a continue giustificazioni onde evitare gli effetti della sua follia. Lei era convinta che prima o poi l’ex marito l’avrebbe uccisa.​ Fondamentali, per ricostruire la vicenda e determinare le responsabilità dell’uomo, sono state le prove raccolte dagli inquirenti, così come le numerose testimonianze rese da parte delle persone che nel tempo hanno assistito alle violenze verbali e fisiche.Per questo motivo è stata emessa dal gip la misura cautelare del divieto di comunicazione e di avvicinamento alla ex moglie e alla figlia, mediante l’applicazione di un braccialetto di controllo che ne monitora ogni spostamento, così come avviene per le persone sottoposte agli arresti domiciliari. Anche la vittima, pertanto, potrà avvalersi di un apparato elettronico collegato con la sala operativa della Polizia, che avvisa ogni illecito avvicinamento del 49enne. RedCro

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