Home città Guidonia Guidonia, Barbet non si oppone al decreto Salvini: “Non è incostituzionale ma noi crediamo all’accoglienza”

Guidonia, Barbet non si oppone al decreto Salvini: “Non è incostituzionale ma noi crediamo all’accoglienza”

Guidonia, Barbet non si oppone al decreto Salvini: “Non è incostituzionale ma noi crediamo all’accoglienza”

Una linea politica frutto di una difficoltà, le spinte interne di una parte del movimento anche a Guidonia marcatamente anti-leghista, e dall’altra la fedeltà rispetto al governo nazionale. E così la posizione del sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet sul decreto sicurezza che sta mobilitando sindaci e Regioni resta nel limbo senza produrre alcun effetto concreto. Da una parte chiarisce che non vede incostituzionalità nelle regole, contrariamente a quanto sostenuto anche dal vicino di Tivoli Giuseppe Proietti, il sindaco della Superba ha invitato infatti Zingaretti a portare il caso in Corte Costituzionale. Insomma, concretamente invece non ci sarà alcun atto dell’amministrazione cinque stelle: questa è la risposta alla lettera aperta con cui Potere al Popolo aveva spinto Barbet a non restare alla finestra. “Credo che sia opportuno un confronto con il governo per chiarire certi aspetti del Decreto. Confido nell’apertura del Presidente Conte che si è reso disponibile ad incontrare rappresentanti dei Sindaci a riguardo. Sono preoccupato per le ricadute che il decreto potrà avere negli SPRAR sul territorio, in quanto abbiamo da sempre una buona convivenza e alcuni aspetti del provvedimento potrebbero creare una destabilizzazione”.

C’è poi una rivendicazione ideale ma che resta solo richiamata: “Nel nostro programma c’è chiaramente scritto che crediamo in una vera rete di accoglienza dei migranti sul territorio comunale che sia motore di una integrazione nel tessuto sociale che punti all’inclusione di tutti gli esseri umani. Nei prossimi giorni incontrerò i responsabili e direttamente gli ospiti dei centri per capire se l’amministrazione può in qualche modo essere utile in questo momento di incertezza. Per quanto riguarda la questione delle pratiche a carico dell’anagrafe – conclude Barbet – non credo che nel decreto ci siano profili di incostituzionalità, ma questo non mi basta. Penso che tutti gli esseri umani abbiano diritto ad avere accesso alle cure e allo stato sociale e vanno trovate delle soluzioni legislative nazionali ed internazionali che vadano oltre le contrapposizioni politiche”.

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