Ci sono 22 alberi che da un mese sono stati dichiarati pericolosi, da “abbattere” proprio intorno all’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci di Guidonia centro. Eppure il Comune non ha proceduto a tagliare, nonostante la relazione dica chiaro e tondo che non c’è tempo da perdere, per capirsi l’esperto in un caso parla di un albero che è come in grosso vaso, per intenderci. Scoppia il putiferio, il caso viene sollevato dal consigliere piddì Mario Lomuscio che acquisite le carte le porta in commissione Ambiente dove il risultato è come da previsioni, nessuno della maggioranza cinque stelle, incluso il presidente Alessandro Cocchiarella, sa da che parte cominciare.
In totale gli alberi da abbattere sono 22, quindi, un paio proprio all’entrata della scuola. Tensione alle stelle, Lomuscio è su tutte le furie: “La gravità di quanto sta avvenendo è senza precedenti. In questa città c’è stato un morto per la caduta di un albero, il Comune è a conoscenza della pericolosità certificata da una relazione di alberi accanto alla scuola, dove passano ogni giorno i bambini, e per un mese l’hanno tenuta nel cassetto”.
Così in sede di commissione Lomuscio ha chiesto “la chiusura immediata dell’istituto fino a quando non saranno abbattuti gli alberi e ripristinata la sicurezza”. Il presidente Cocchiarella a quanto risulta avrebbe però detto che non sono presenti né il dirigente né il funzionario per poter prendere visione della situazione. Lomuscio chiama in causa Michel Barbet: “Senza un’ordinanza del sindaco immediata, andrò dai carabinieri per un esposto”.
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