La villa confiscata ai Casamonica diventerà una casa rifugio per le donne vittime di violenza, lo ha detto ieri il sindaco Michel Barbet durante il passaggio formale dell’immobile al Comune insieme al vice Davide Russo, al sottosegretario agli Interni Luigi Gaetti e al Procuratore di Tivoli Francesco Menditto “che hanno voluto testimoniare la vicinanza e la sensibilità delle istituzioni verso queste tematiche”. Il tour della legalità, come lo ha chiamato il sindaco, è continuato a Pichini “dove nell’intenzione di questa amministrazione ci sarà quella di far nascere un vero e proprio villaggio della legalità con gli immobili sequestrati alla criminalità organizzata. Tanti i progetti in campo anche per Pichini: l’albergo diffuso per padri separati, le strutture supportate, gli orti urbani ed il social housing”.
“Ho avuto l’onore di prendere in consegna le chiavi della villa confiscata al clan dei Casamonica – il commento di Russo – in presenza della Polizia di Stato, dei Carabinieri e degli amministratori giudiziari dell’Anbsc abbiamo effettuato l’inventario dei beni e firmato il verbale di consegna”.
Presenti anche i consiglieri cinque stelle Claudio Caruso, Claudio Zarro e Lorena Rossetti. “Ora questa famiglia sul nostro territorio non ha nulla – dice Caruso fortemente impegnato usl tema della legalità – l’immobile viene dato in mano ai cittadini onesti, e non più di proprietà di una famiglia che si sente padrona del mondo, pensando di agire illegalmente in stile mafioso. Un grazie particolare al SottoSegretario Luigi Gaetti, alla Procuratore di Tivoli, Al Vice Sindaco e gli Uffici comunali. Senza dimenticare il prezioso contributo degli Amministratori Giudiziari, grazie al lavoro di squadra abbiamo aggiunto un tassello straordinario alla lotta alla criminalità organizzata”.
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