“Guidonia è un Comune grande che meritava un’attenzione grande”, sono le prime parole che pronuncia il vicepresidente del Senato della Repubblica Maurizio Gasparri nella stanza dell’assessorato all’Urbanistica dove questa mattina è andato in scena un vertice d’urgenza con i super big romani di Forza Italia. Un lunedì imprevedibile, è da poco scoccato mezzogiorno che inizia la sfilata nella piazza del Comune. Non c’è solo Gasparri, arriva per primo il senatore Francesco Aracri e appena dopo il consigliere regionale Adriano Palozzi che del partito è segretario provinciale. Ad accoglierli nella distesa bianca arroventata dalla parentesi di sole pensa il consigliere comunale Andrea Mazza, il portabandiera azzurro fa gli onori di casa, motore dell’incontro, brevi strette di mano e poi su per le scale della torre grigia. Una riunione cruciale che fa intendere come sia forte l’attenzione sulla terza città del Lazio, voluta per stringere in vista del consiglio sul Bilancio del 27 maggio che vede ben tre forzisti sul fronte critico e lo scioglimento quindi a un passo. Emerge un’indicazione chiara che getta ancora carte e quarantotto le dinamiche interne al partito: “Bisogna votare il Bilancio, consegnare la città al commissario a questo punto sarebbe una sciocchezza”, è la voce di Palozzi.
Presenti e assenti – Alza le mani il consigliere regionale, “siamo qui per discutere delle elezioni di Roma”, questo accade ai titoli di coda quando si siedono per pochi minuti intorno al tavolo in piazza dopo aver terminato un’ora abbondante di confronto. Un’accelerazione – la necessità del vertice – scatenata dal consiglio di venerdì andato a vuoto in cui è sembrato evidente come i numeri per la prova del Bilancio siano più che a rischio. Stefano Sassano, vice coordinatore provinciale e da mesi per lo scioglimento non c’è, come non ci sono i due nuovi dissidenti Mario Valeri e Anna Maria Vallati: non sono stati invitati. A rappresentare il gruppo c’è l’avvocato Michele Venturiello, oltre a Mazza che è in veste anche di partito e il collega Alberto Morelli. Ad aprire le danze nella stanza dietro le tende bianche, è il sindaco facente funzioni Andrea Di Palma, l’uomo di Ncd introduce, spiega come sia stato elaborato il Bilancio e traccia un quadro generale delle dinamiche politiche. Sono le 13 e 50 quando scende, “io ho parlato poi li ho lasciati alla riunione che è solo di Forza Italia”, cinque minuti dopo arriva il capogruppo Venturiello che prende le scale in fretta.
L’obiettivo è non cadere ora – Quello che emerge dalle indiscrezioni è che nessuno dei big romani vuole lo scioglimento a ridosso delle elezioni di Roma e con quelle di Guidonia possibili solo nel 2017. Ma non è una questione semplice, considerando i feroci scontri interni e la linea del partito provinciale a favore invece del voto a giugno totalmente disattesa dalla maggioranza dei consiglieri. Occasione ormai sfumata, se crolla l’amministrazione i seggi si apriranno comunque tra un anno. Questo è il fattore che pesa nell’analisi del consigliere regionale Palozzi che commenta al termine della riunione: “E’ meglio l’amministrazione comunale di un commissario. Questa è la mia opinione personale – dice il segretario provinciale – pur avendo grosse perplessità sulla situazione di Guidonia Montecelio oggi non votare il Bilancio sarebbe una vera sciocchezza. Ero a favore dello scioglimento anticipato per permettere anche al sindaco Rubeis di difendersi con tranquillità, ma a livello locale si è compiuta una scelta differente e ora sarebbe sciocco cadere sul Bilancio”. Per questo nelle prossime ore “sentirò i consiglieri comunali per capire se coloro che non intendono votare lo fanno per gli stessi motivi di coerenza che hanno spinto i colleghi a restare in maggioranza. E dirò loro che nel momento in cui non si è sciolto entro il 24 febbraio il Bilancio adesso va votato per non consegnare la città a un commissario per un anno”.
Posizione pronta a creare fibrillazioni – Ecco lo strumento di pressione sugli indecisi. E’ sorridente l’assessore all’Urbanistica Massimo Cacciotti, “una riunione positiva per le sorti politiche di Guidonia”, la sintesi è del capogruppo Venturiello: “Un confronto che fa capire quanto Guidonia Montecelio sia centrale anche per quanto riguarda le dinamiche di Forza Italia con esponenti che intendevano comprendere rispetto all’approvazione del Bilancio quali fossero le difficoltà da parte di alcuni consiglieri. La valutazione finale è stata che fermo restando le criticità sarebbe meglio non scaricarle sul voto del Bilancio”. La premessa che consentirà a Andrea Mazza di firmare il documento di sostegno al Bilancio a nome del partito. La scacchiera si muove così.
Gea Petrini
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