Sabato all’auditorium di Tivoli Terme è prevista la presentazione di “Una porta nel cuore”, libro dedicato a Franco Conti. Prima portiere, poi allenatore, Conti è stato un simbolo per intere generazioni di ragazzi, molti dei quali tolti dalla strada con l’idea di farli giocare a pallone. Il libro è nato da un’idea degli “Amici di Franco Conti” e narra la storia di un uomo per bene, ben voluto dalla comunità locale. L’autore, Massimiliano Morelli, ha raccolto le testimonianze di una trentina di suoi allievi, eterni ragazzi che oggi viaggiano sopra la settantina ma che sono rimasti comunque giovani nello spirito, così come nell’animo. “Una porta nel cuore” racconta anche la storia di un paese alle porte di Roma, Villalba di Guidonia, della sua gente e dei suoi luoghi. Fatti, aneddoti e quant’altro vengono descritti dai testimoni con emozione sincera, attenta e delicata.
“Ci siamo riuniti subito dopo la scomparsa di mio padre – racconta il figlio Enzo -, c’era questa grande voglia di organizzare qualcosa da parte di tutte le persone che avevano un forte legame di amicizia con mio padre. A Villalba era molto conosciuto non solo per il calcio, ma anche per il suo negozio di ferramenta che era un vero e proprio punto di ritrovo, una sorta di bar dello sport. Tra le varie proposte venne fuori anche quella di fare un libro, un’idea lanciata da Luciano Marcangeli. È lui l’artefice di questa pubblicazione. Grazie alla sua insistenza e alla sua voglia di fare, è riuscito a trovare la persona giusta, Massimiliano Morelli, e a realizzare il libro. Senza il lavoro degli sponsor e del comitato non ce l’avremmo comunque mai fatta a raggiungere questo obiettivo. Un ringraziamento particolare va all’Associazione Demetra, che ci ospita, e al Villalba calcio che ci offre il campo sportivo per i nostri memorial”.
Il libro ha il patrocinio della Lega nazionale dilettanti e sarà presentato l’11 dicembre a partire dalle 16 all’auditorium di Tivoli Terme, a piazza Bartolomeo della Cueva 20. Presenti tutti i “ragazzacci” che hanno portato la loro testimonianza. Il libro è dedicato a una di quelle persone che, se non fosse esistita, l’avrebbero dovuta inventare.