Marco Bertucci lascia la formazione azzurra per Fratelli d’Italia e nello stesso giorno Forza Italia promuove Michele Venturiello inserendolo nella direzione provinciale del partito. Ad annunciarlo lo stesso coordinatore e consigliere regionale Adriano Palozzi: “Ho il piacere di comunicare che Michele Venturiello è stato ufficialmente nominato componente del direttivo del coordinamento della provincia di Roma, che ho l’onore di guidare. Conosco Venturiello da molto tempo e ne ho sempre apprezzato le competenze umane e le doti politiche. Sono fermamente convinto che l’amico Michele saprà fornire il suo fondamentale contributo nel percorso di rinnovamento del nostro partito. Continua, dunque, l’azione forte e concreta di questo coordinamento sul territorio metropolitano al fine di attuare scelte strategiche e importanti per il rilancio di Forza Italia”. Una sostituzione avvenuta praticamente in tempo reale nella sedia rimasta vacante che premia il capogruppo uscente dei forzisti e rubeisiano di ferro.
Vertici a catena – Proprio con Palozzi a metà del mese si incontreranno gli ex consiglieri di Forza Italia. Praticamente tutti quelli rimasti (tra addii di oggi e di ieri) tranne Stefano Sassano, Anna Maria Vallati e Mario Valeri protagonisti della caduta del governo Rubeis/Di Palma. Un vertice voluto appunto da Guidonia e richiesto dopo la riunione avvenuta a metà della settimana scorsa. Presenti Andrea Mazza (portabandiera) a nome anche di Alberto Morelli, Venturiello, Marianna De Maio e l’ex assessore all’Urbanistica Massimo Cacciotti, in Giunta nell’ultima fase su indicazione del gruppo Mazza e molto interessato nonostante sia di Carpineto alle vicende politiche della terza città del Lazio. Una discussione anche animata secondo i rumors sul futuro del partito in vista delle elezioni 2017, alle quali la compagine uscita con le ossa rotte dallo scioglimento anticipato intende prepararsi. Con un partito allo sbando a livello nazionale, e una frammentazione del centrodestra nel territorio sempre più forte, nel confronto a porte chiuse si sono opposti due orientamenti. Quello più duro, rappresentato da Mazza, intenzionato a chiedere la messa al bando di chi ha votato contro il Bilancio a partire da Sassano, l’altro più morbido incarnato da Venturiello che avrebbe suggerito al collega che poi in caso di sconfitta a doversene andare dal partito dal partito. Quindi meglio andare cauti. Con questi umori alle spalle, e l’uscita di Bertucci, l’appuntamento adesso è con Palozzi per gettare le basi della Forza Italia che andrà alle urne, e della guerra interna. redpol.
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