I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Monterotondo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Tivoli, hanno arrestato un 30enne ritenuto responsabile, in concorso con il 37enne già in manette, delle rapine messe a segno armati di sega in alcuni supermercati di Santa Lucia. Anche lui, come il complice, era già detenuto nel carcere di Rebibbia ed usufruiva di permessi “premio” per recarsi a lavoro. Entrambi, sebbene già detenuti per reati contro il patrimonio, non avevano perso il vizietto, approfittando del regime di semilibertà, per rapinare i supermercati, distanti pochi chilometri l’uno dall’altro, dove entravano camuffati con le tute bianche usa e getta, prelevate dal luogo di lavoro con una grossa sega da falegname e con la quale minacciavano i dipendenti per farsi consegnare l’incasso.
Dopo l’arresto del primo rapinatore, trovato nel bagno di un bar nei pressi di Rebibbia a cambiarsi gli abiti, i carabinieri hanno concentrato le indagini sulle sue frequentazioni, acquisendo le immagini di videosorveglianza della struttura lavorativa in zona Balduina, dove entrambi erano impiegati in lavori di manutenzione. Dalle registrazioni sono emerse le prove: i due complici che prelevavano la grossa sega e si allontanavano furtivamente, durante l’orario di lavoro. La successiva perquisizione, eseguita presso l’abitazione del 30enne, ha consentito di recuperare l’altra metà del bottino delle rapine, pari a 5.350 euro. Entrambi i rapinatori, a seguito dell’arresto, rimarranno in carcere perdendo il beneficio del regime di semilibertà. RedCro
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