Fonte Nuova, Pd indignato: “Cannella deve circostanziare le pesanti accuse ai consiglieri. Così difficile andare avanti”

“Riteniamo che la situazione sia a un tale livello di gravità da rendere molto difficile continuare ad amministrare la città”. Aria pessima a Fonte Nuova dove in gioco c’è il governo locale, tartassato da continue fibrillazioni e scontri con il sindaco. Le considerazioni vengono dritte dal partito democratico guidato da Francesco Mongiu che in maniera collegiale, con il sostegno quindi dell’intero gruppo dirigente e delle cariche istituzionali (presidente Durantini, capogruppo Blasi e vice sindaco Salomone), tira le somme dopo la decisiva riunione di lunedì sera. Il sindaco Fabio Cannella non si è presentato alla plenaria con il segretario provinciale Maugliani: “Constatiamo con rammarico che dopo dodici giorni il sindaco non abbia ancora ritenuto di dover spiegare le ragioni politiche delle sue nuove dimissioni, e non abbia accettato alcun confronto, né tentativo di contatto o di mediazione da parte dei consiglieri”. Questo dicono dal Pd, gettando un ultimo segnale a Cannella, che sa di ultimatum: confrontarsi subito, a partire dalle accuse che sono volate nelle ore successive alle dimissioni. “Chiediamo al sindaco di non evitare una indispensabile discussione nel partito, di fornire le ragioni politiche delle dimissioni e sopratutto di circostanziare le pesanti accuse rivolte al gruppo consiliare. In assenza di risposte – concludono – saremo costretti a prendere atto della volontà del sindaco di non proseguire con il partito democratico l’amministrazione di Fonte Nuova”.