Di Vincenzo Perrone
Buona la prima per la maggioranza che sostiene il sindaco Piero Presutti che, all’esordio nell’assise comunale, si dimostra compatta soprattutto nella scelta del presidente del consiglio comunale. Andando con ordine la seduta si è tenuta in via eccezionale nel salone parrocchiale della Chiesa Gesù Maestro che, vista l’ampia partecipazione dei cittadini, era più consono ad ospitare il pubblico. La prima a prendere la parola è stata la consigliera più suffragata ovvero Micol Graselli della lista “Per fare” che ha espletato le formalità del caso come la convalida degli eletti e ha retto il consiglio comunale fino all’elezione del presidente. In questa prima fase a pesare in consiglio è l’assenza tra i banchi dell’opposizione della dimissionaria Lorena Colasanti, prima degli eletti per Forza Italia, che ha permesso l’entrata in consiglio di Pierluigi Menicucci. Come si scoprirà di lì a poco Colasanti è stata nominata assessore ai lavori pubblici e all’ambiente dal sindaco Piero Presutti. Subito dopo, quindi, della convalida degli eletti il primo cittadino ha indossato la fascia tricolore e giurato da sindaco.
L’elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio
Come anticipato la maggioranza si è dimostrata unita e ha votato compatta Claudio Floridi come presidente del consiglio, la vera sorpresa, tuttavia, è venuta dai banchi dell’opposizione dove tre consiglieri hanno votato per il presidente Floridi. Con un totale di 19 voti, quindi, il consigliere è stato eletto presidente al primo turno. Molto meno agevole, invece, l’elezione del vicepresidente del consiglio, nomina conseguita dal grillino Stefano Pecce. Non sono bastati i 10 minuti di pausa, chiesti dal democratico Federico Del Baglivo, e un veloce briefing tra i nove consiglieri d’opposizione per trovare la quadra su un nome comune. Alla fine l’opposizione si presenterà divisa proponendo alla vicepresidenza sia Gian Maria Spurio di Forza Italia che lo stesso Pecce. Dopo tre votazioni sarà Pecce a spuntarla con 16 voti contro i 6 di Spurio e le 3 schede bianche. “Viene meno la funzione di garanzia dell’opposizione con questa vicepresidenza – ha tuonato a votazione finita Federico Del Baglivo del Pd- perchè i 5 stelle ed Antonio Di Pietro sono a servizio della maggioranza.” L’allusione neanche troppo velata per il consigliere è che i due colleghi grillini e Di Pietro di “Rinascita di Fonte Nuova” fossero i tre voti in più di Floridi in cambio della vicepresidenza. “L’etica e la trasparenza nella politica- ha rincarato la dose sui social Gian Maria Spurio- sono assenti se mancano nelle persone che la fanno e si prestano a inciuci che offendono gli elettori, come cambi di casacca o il voto di oggi in consiglio comunale a Fonte Nuova, dove come vicepresidente dell’aula per l’opposizione viene votato un grillino tramite i voti della maggioranza.” Diversa, invece, è la tesi di Alessandro Buffa che, insieme a Pecce, siede nel consiglio comunale di Fonte Nuova per il Movimento 5 Stelle. “Questa votazione non è frutto di accordi- sostiene il grillino- ma di un lavoro fatto da noi per anni sul territorio che è stato apprezzato. Pensiamo, invece, al fatto che stiamo tenendo il consiglio comunale nella sala parrochiale dopo che sono stati spesi 4 milioni di euro per la casa comunale.” L’altra votazione per la commissione elettorale, invece, ha visto eleggere tre membri ovvero Simone Mogliani (Per Fare) con 7 voti e Fabio Traini (La Prua) con 6 voti per la maggioranza e Federico Del Baglivo con 6 voti per l’opposizione.
La presentazione della giunta
Dopo questo vivace botta e risposta all’interno dell’opposizione il sindaco ha comunicato al consiglio comunale i nomi della giunta che lo affiancherà nell’azione di governo. Il primo assessore nominato già da qualche giorno è Manuel Tola, vicesindaco e con la delega ai servizi socio-sanitari, l’altro assessore, come detto in precedenza, è Lorena Colasanti con deleghe a lavori pubblici ed ambiente. Presutti ha anche anticipato le scelte future della sua amministrazione e le nomine assessorili che farà a breve ovvero Davide Carrarini all’urbanistica (nell’ultima giunta Cannella era assessore ai lavori pubblici), al bilancio, invece, andrà il tecnico Bartolomeo Cortellesi e alla pubblica istruzione Silvia Fuggi. Quest’ultima, tuttavia, è la più incerta poichè ha presentato ricorso al Tar per via della sua mancata elezione al consiglio comunale. Fuggi è la prima dei non eletti per “La Prua”, quindi, una sua vittoria nel ricorso farebbe uscire fuori dal consiglio Fabio Traini. Quindi per tenere entrambi nella maggioranza Fuggi potrebbe fare l’assessore o, se vincesse il ricorso, diventare consigliere ed essere nominato assessore Umberto Falcioni. “Ho fatto delle scelte a prescindere dal quadro politico- sostiene Presutti- come quelle di Carrarini e Colasanti.” Difatti gli assessori di diretta espressione della maggioranza al momento sono due e sono riconducibili a “La Prua”. Stiamo parlando di Manuel Tola e del futuro assessore tra Fuggi o Falcioni. La lista maggiormente votato ovvero “Per fare” che conta su dieci consiglieri si è accontentata, se così si può dire, della nomina del presidente del consiglio. Senza assessori, invece, è per ora l’altro pezzo della maggioranza Fratelli d’Italia che conta su due consiglieri comunali. Comunque sia tra nomine già fatte e deleghe da distribuire nei prossimi giorni gli assessori arriverebbero a cinque, mentre il sindaco può nominarne fino a sette. Non è detto, quindi, che in futuro non ci siano ulteriori deleghe da distribuire anche se quelle maggiormente di peso sono già in capo agli assessori nominati e di prossima nomina.
Le linee guida dell’amministrazione Presutti
Sono tanti i punti che il sindaco ha snocciolato a margine del consiglio comunale. “Vorrei riproporre l’esperienza del segretariato sociale- sostiene Presutti- o ancora ammodernare gli impianti di pubblica illuminazione ed implementare la videosorveglianza. In ambito culturale, invece, vorrei recuperare la biblioteca comunale.” Tra le proposte anche la creazione di una viabilità di collegamento tra la Nomentana e la Palombarese o, ancora, creare un miglior raccordo tra le associazioni di volontariato del territorio. Insomma il lavoro da fare per il primo cittadino non mancherà certamente.
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