di Vincenzo Perrone
Era una voce che circolava già da tempo ma, ormai, è ufficiale sarà Federico Del Baglivo a sfidare Roberto Blasi alle primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato sindaco. Del Baglivo, 27 anni, è stato consigliere e per un periodo anche capogruppo nella scorsa consiliatura, attualmente è segretario provinciale dei Giovani Democratici.
Del Baglivo da dove nasce l’idea di candidarsi?
E’ una questione di responsabilità, c’è una generazione giovanile che permise anche di vincere a Cannella la scorsa volta. E’ uno spreco lasciar perdere questo patrimonio con il suo modo di concepire e cambiare la città senza compromessi.
L’amministrazione Cannella è finita prima del tempo con le dimissioni del sindaco e uno strascico di scandali e polemiche. Cosa cambierebbe adesso?
Adesso ci sarà una visione programmatica sin da subito e partiamo con l’idea di portare a termire ciò che ci prefiggiamo di fare. E’ necessario un discorso chiaro sin da subito sulle opere da realizzare, poi sicuramente ci sarà anche l’amministrazione corrente ma è necessario avrà degli obiettivi chiari.
Qual’è questa visione programmatica?
Fonte Nuova deve conservare la sua identità di città e non deve sprofondare nella concezione di periferia romana. Bisogna puntare sui servizi come la revisione dei poli scolastici, la priorità sarà la scuola superiore ma anche l’asilo nido rendendolo un servizio reale per la cittadinanza. C’è, poi, la riqualificazione di alcune zone come la Chiesa bruciata e Madonna delle Rose o ancora la valorizzare della zona artigianale del paese. Penso anche a potenziare la struttura comunale verso alcune esigenze prioritarie della cittadinanza come l’ambiente, è necessario intervenire sulla formazione delle discariche abusive che sono un problema serio a livello di salute. Alla gestione dei rifiuti, inoltre, è anche connesso un problema economico che non si può sottovalutare. Un altro settore fondamentale è il sociale che va visto come un aiuto concreto ai cittadini in difficoltà.
In questa fase si stanno organizzando diverse formazioni politiche, cosa pensa di avere lei di diverso da proporre rispetto agli altri?
In molti si nascondono dietro le liste civiche perchè hanno paura di presentarsi per quello che sono. Noi dobbiamo far capire che il Pd è qualcosa di diverso, siamo un gruppo di ragazzi under 40 che crede nella ricetta del cambiamento. E’ questo che va spiegato ai cittadini.
Anche il suo competitor interno Roberto Blasi si presenta con simbolo e partito. Cosa cambia tra voi?
Lui rappresenta la continuità versa una vecchia gestione politica. Se il Partito democratico mantiene lo stesso assetto dell’ultima volta ha perso in partenza. E’ necessario tornare ad interpretare il cambiamento e siamo disposti a condividere la nostra idea a chi ha una visione simile.
Quindi apre a realtà esterne al Partito democratico?
Da parte nostra c’è sia un’apertura a sinistra che anche verso le realtà civiche che condividono la nostra visione. Mettiamo a disposizione un gruppo dirigente che vuole fare politica con obiettivi nuovi e diversi senza rappresentare interessi particolari. E’ necessario, insomma, un cambio di marcia.
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