Nuovo scontro in consiglio comunale a Fonte Nuova. L’assemblea di lunedì sera ha certificato nuovamente la profonda divisione tra maggioranza e opposizione, semmai ce ne fosse stato bisogno. Nello specifico a far deflagrare il dibattito ci ha pensato una modifica del piano regolatore voluta dalla giunta, in seguito a due osservazioni da parte dei cittadini. In pratica il documento riguarda la cancellazione di alcuni segmenti viari di Tor Lupara e Santa Lucia dal Prg, questo perché alcuni edifici sono in aderenza o sovrapposti alle strade in questione.
Il provvedimento
Le modifiche nascono da due osservazioni di cittadini presentate nel 2013 e in particolare si riferiscono a una traversa interna di via della Torre e a due piccole vie di collegamento tra via Emilia e via Campania. Dopo l’approvazione della delibera avvenuta ieri sera, con la loro esclusione dal Prg, queste strade cesseranno di far parte della viabilità pubblica. Il provvedimento è stato descritto da Mauro Paganelli, consigliere del gruppo Per Fare e presidente della Commissione Urbanistica, come “una variante all’hinterland che prevedeva una certa viabilità, che la vecchia amministrazione (Di Buò 2009-2014 ndr) ha voluto intraprendere”. L’intenzione della maggioranza, secondo il consigliere, è quella di “concludere degli iter che sono appesi negli uffici”.
Polemiche dai banchi della minoranza
L’opposizione ha respinto con forza la proposta, chiedendo di approfondire la situazione. È stato Gian Maria Spurio ad aprire gli interventi della minoranza: “Era sicuramente opportuno rispondere a queste osservazioni in tempi più celeri – ha attaccato il consigliere di Fi –, ma quel che vorrei capire è se la casa è sopra la strada o il contrario. Non mi risulta, tra l’altro, che ci sia alcun interesse pubblico nel cancellare queste vie. In più vorrei sapere quale sarà l’aggravio di costi per il comune per la sistemazione di queste strade”. Allo stesso modo anche Graziano Di Buò del gruppo Vita Nuova ha posto lo stesso quesito, con una nota di colore: “È stata fatta prima la strada? O è stata fatta prima la casa e ora bisogna andare a fare una marchetta?”. Federico Del Baglivo, capogruppo Pd, ha chiamato in causa direttamente l’assessore competente: “Andiamo a dire di togliere strade e aumentare la superficie abitabile. E con questo fantastico uno-due l’assessore Carrarini ci lascia una bellissima eredità, confermando le motivazioni per le quali ritenevamo che potesse essere nominato in quella posizione”.
La risposta di Davide Carrarini
La maggioranza ha ribadito più volte nel corso dell’assemblea la sua intenzione di concludere un iter avviato in passato, ma soprattutto di aver concesso all’opposizione la possibilità di discutere nel merito della questione nelle riunioni della Commissione Urbanistica. La posizione della giunta è stata espressa molto chiaramente da Davide Carrarini, assessore all’urbanistica: “Un privato presenta delle osservazioni ed è dovere della amministrazione esaminarle e prenderle in considerazione, lo stabilisce la legge – ha spiegato l’assessore nel suo intervento finale –. Se la maggioranza avesse voluto tagliare fuori l’opposizione non avrebbe dedicato cinque commissioni alla questione. Le due situazioni non prevedono, inoltre, alcun aumento di cubatura”.
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