Home Politica Fonte Nuova, attacco frontale di Blasi all’astorriana Salomone: “Non ha fatto nulla per la città”. Maremoto nel Pd

Fonte Nuova, attacco frontale di Blasi all’astorriana Salomone: “Non ha fatto nulla per la città”. Maremoto nel Pd

Fonte Nuova, attacco frontale di Blasi all’astorriana Salomone: “Non ha fatto nulla per la città”. Maremoto nel Pd

“Vorrei sapere cosa ha prodotto in un anno e mezzo l’assessore all’Urbanistica dato che non ho visto un’idea di sviluppo della città”. Sono le parole di piombo dell’ormai ex capogruppo del Partito democratico Roberto Blasi rivolte all’indirizzo del vicesindaco Rita Salomone. Accuse lanciate qualche ora dopo che lo stesso Blasi nella giornata di ieri 17 ottobre ha rassegnato le sue dimissioni da capogruppo dei democratici infuocando un clima già tesissimo.

Viene meno, quindi, il ruolo da mediatore che lo stesso ex capogruppo era costretto a interpretare per trovare sintesi tra le varie anime presenti in consiglio comunale. “Adesso farò da maggioranza e da opposizione con interrogazioni mirate per entrare nel merito di diverse questioni. Bisogna fare chiarezza sull’igiene pubblica dei banchi dei fruttivendoli che spesso espongono su strada, sull’asilo nido e anche sullo scandalo sessuale scoppiato qualche settimana fa”. L’unico che Blasi salva dal disastro è l’assessore ai Lavori pubblici Davide Carrarini che fa riferimento alla sua area politica, quella del consigliere regionale Marco Vincenzi per intenderci. Rita Salomone, invece, è riconducibile all’area del senatore Bruno Astorre che, tra gli altri, conta sul presidente del consiglio comunale Agostino Durantini. “L’assessore Carrarini ha portato avanti parecchi progetti – continua Blasi – come il parcheggio multipiano, i marciapiedi di Santa Lucia e la riqualificazione di via Nomentana. Questa è una vera progettualità per il territorio”. Un fiume in piena, quindi, il consigliere democratico che tuttavia potrebbe essere arginato se il sindaco Fabio Cannella non dovesse ritirare le sue dimissioni entro il 20 ottobre, ovvero fra due giorni. In quel caso il consiglio comunale è sciolto e si passa al commissariamento del Comune. Tempi strettissimi e tensione alle stelle.
Vincenzo Perrone

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