Home Cronaca Fondi e ripresa, Marco Lolli: “Puntano a estinguere la radio privata”

Fondi e ripresa, Marco Lolli: “Puntano a estinguere la radio privata”

Fondi e ripresa, Marco Lolli: “Puntano a estinguere la radio privata”

di Alessandra Paparelli

Abbiamo intervistato nuovamente e con grande piacere Marco Lolli, regista a Rai Radio 2 di programmi come “Social Club”, del “Programmone” di Nino Frassica e di tutti i programmi radiofonici di Fiorello in Rai. Station Manager della radio-tv romana RTR 99 ed editore delle radio digitali LolliRadio.

Il ministro Franceschini dà il via libera allo stanziamento di 33 milioni di euro per supportare i professionisti del mondo della cultura e dello spettacolo, settore e comparto in grandissima sofferenza.  Per quanto tempo possono essere sufficienti e , soprattutto, basteranno a tamponare il settore, praticamente fermo e in ginocchio?

Non credo basteranno, il settore cultura-spettacolo è vastissimo: tra arte, musica, spettacoli dal vivo, teatri e cinema…credo che la crisi sia già a livelli insostenibili. In particolare, personalmente, seguo con apprensione la profonda e drammatica situazione del cinema, non solo della produzione ma soprattutto dell’esercizio, che se – stando le previsioni – sarà fermo ancora a lungo (e con una ripartenza lentissima) non potrà che decimare il mercato. Non le grandi società attenzione, ma i piccoli imprenditori che hanno dato linfa e lustro a questo settore, inventandolo sin dal dopoguerra….

Tra le aree fortemente colpite dall’emergenza Coronavirus, c’è anche il settore e il comparto radio-tv: a che punto siamo, secondo il tuo pensiero ed esperienza e che futuro ci aspetta?

A un NON-PUNTO. Mi risulta che a beneficiarne saranno “i soliti 100” del famoso DPR 146/17. Attendiamoci ingiustizie clamorose. La televisione privata è già estinta, ora evidentemente puntano ad estinguere la radio. Tutto questo ha la solita firma: la classe politica italiana, con in prima linea una sinistra che – pur rispecchiando alcuni miei valori etici – non ho mai sopportato né mai sopporterò.

La situazione per i media è molto critica. Alle radio locali e alle tv regionali l’emergenza sanitaria ha portato un crollo degli introiti pubblicitari. Nel “Cura Italia”, riproposto lo stanziamento aggiuntivo di 80 milioni di euro rispetto ai fondi già previsti, per i contributi di cui al DPR n. 146/2017, a favore delle radio e tv locali, da erogare in base – secondo il Governo – alle graduatorie per l’anno 2019. Qual è il tuo pensiero, in base alla tua esperienza, su questo?

Che le graduatorie – per chi se le poteva permettere – erano finte e farlocche, lo sono sempre state. Inutile riportare casi, lo sappiamo tutti. A rimetterci saranno i pionieri dell’emittenza locale. Ora che si potranno celebrare funerali… tempismo perfetto!

Cosa ti senti di dire a tutti i lavoratori dello spettacolo, stagionali, a intermittenza, a tutte quelle lavoratrici e lavoratori figure fondamentali in un settore strategico per la nostra economia?

Il mio pensiero più grande è per tutti i lavoratori della filiera che con la perdita del lavoro hanno già subìto un colpo colossale ma anche per molti liberi imprenditori che con questa crisi perderanno molto, se non tutto. Sono molto preoccupato e la vedo veramente male, anche nel personale. Tutto quello che posso aggiungere è retorico….

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