Tutto in nome della cultura, Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio sempre più vicina all’amministrazione civica di Mauro Lombardo. Non solo ipotetiche previsioni, il capogruppo Adalberto Bertucci ha messo nero su bianco la volontà di stabilire un “dialogo permanente” sui temi legati alla cultura e all’associazionismo. L’occasione arriva da una iniziativa del liceo Majorana raccontata sul quotidiano Il Messaggero, una invenzione opera d’arte che gli studenti hanno chiamato le “meridiane rotte”, per la quale hanno ricevuto anche il plauso del MAXXI. Bertucci commenta con orgoglio l’iniziativa e approfitta per inviare messaggi chiari all’indirizzo del palazzo. “Ribadiamo il nostro sostegno all’amministrazione comunale e al sindaco in ogni iniziativa di stampo culturale e sociale, manifestando altresì la disponibilità di un dialogo permanente sul tema, tale da rafforzare le politiche in campo culturale e valorizzare le tante e meritorie iniziative del territorio e delle scuole in particolare”.
Mentre si attendono i risultati, un record di sicuro l’amministrazione di Mauro Lombardo se lo assicura, è la prima a governare di fatto senza opposizione. Sempre merito della cultura d’altronde se Forza Italia è capitolata alle ragioni dei civici, con il consigliere e unico eletto Alfonso Masini che ha accettato dal sindaco, e chi per lui, la proposta di prendere la presidenza della commissione relativa così da dare il suo contributo effettivo vista l’esperienza indiscussa nell’ambito. E Lombardo incassa consensi in un’Aula sempre più anomala e anestetizzata, dove l’unico vero arringatore è proprio Adalberto Bertucci, il quale però dal primo giorno utile scaglia le sue invettive solo su una parte della maggioranza, quella targata Pd, gli ultimi arrivati, riservando al sindaco non solo l’innegabile stima ma ormai proprio un sostegno mascherato da dialogo permanente. Tolto Bertucci, che guida il gruppo dove c’è anche Augusto Cacciamani, reclutato Masini, resta poi ancora Claudio Zarro il civico che i bene informati danno sempre più vicino alle dinamiche di governo. Dalla cordialità si è passati al bon ton dell’astensione su provvedimenti cardine dal punto di vista simbolico e di questo passo chissà dove si arriverà. La vera incognita, l’inspiegabile rebus è Alessandro Messa. Il capogruppo della Lega è l’unico che ha da guadagnare dal mettere in campo una forte opposizione a Mauro Lombardo. Tanto per cominciare non ha avversari che possano scippargli la leadership d’opposizione, e potrebbe forgiare la sua identità di avversario della grande coalizione in prospettiva di un futuro da candidato sindaco di centrodestra che a quel punto nessuno potrebbe davvero negargli. Invece Messa, dal canto suo, è quasi assente in questi primi mesi di amministrazione, a parte pochi interventi e rare partecipazioni alle commissioni, l’avvocato sembra poco interessato a fronteggiare Lombardo. E al sindaco, inutile nasconderlo, tutto questo fa gioco. Come finirà la partita regionale, a prescindere dagli equilibri, dalle ricadute su Guidonia in termini di assetti, Lombardo allargando il consenso in consiglio va a cogliere un effetto determinante. Sta depotenziando infatti i veri germogli di crisi politica che non nascono fuori dai confini ma dentro la sua grande casa. I rischi di instabilità si annidano intorno al corridoio dell’Urbanistica dove l’assessore Anna Mari dicono i bene informati coltivi rapporti di gelo con la dirigente, dove esistono problemi tra il gruppo di Andrea Mazza e quello di Arianna Cacioni e Michele Venturiello, tutti e tre della lista Città Nuova, dove il settore resta fermo e impantanato sulle tensioni. Secondo i rumors, è lì che risiedono i potenziali problemi per Lombardo che continua quindi l’opera di abbonimento dell’opposizione nell’ottica di rendere tutti utili, ma nessuno indispensabile.