di Alessandro Galastri
Dalla Terza Categoria in Eccellenza in quattro anni. Sembra impossibile ma è proprio così, il Real Monterotondo Scalo ha centrato, battendo nella semifinale playoff di Promozione il Real Colosseum per 1-0 con gol di De Simone, la sua quarta promozione di fila in altrettante stagioni disputate. Se non è record, poco ci manca. E pensare che questa società era nata quasi per gioco nel 2011, dall’unione delle forze di 16 amici desiderosi di riportare entusiasmo nel paese, dopo la depressione per la sparizione del precedente storico sodalizio locale.
Il merito di questa splendida realtà del calcio laziale è di un gruppo compatto e coeso, con giocatori che si conoscono da anni e che hanno creato una vera e propria famiglia, sotto la guida di un grande tecnico come Nicola Antognetti. Ma non bisogna dimenticare lo staff coordinato dal preparatore tecnico Balducci, il preparatore dei portieri Brizzi e tutti i magazzinieri e i massaggiatori che hanno contribuito a questo successo unico. E poi la società, con patron Aldo Merli al vertice, il vicepresidente Bruno Saccà e il direttore sportivo Riccardo Albanesi, che ha avuto il merito in estate di trattenere tutti i giocatori dell’attuale rosa, molto dei quali avevano parecchie offerte anche in categorie superiori.
Ma proprio il senso di appartenenza di giocatori storici come il 35enne Massimiliano Iezzi, un passato nelle giovanili della Roma e in categorie importanti, o come capitan Albanesi, da sempre cuore eretino, o dello stesso match winner Mario De Simone, autore del gol più importante della sua carriera dopo essere rientrato da un brutto infortunio a gennaio, ha fatto la differenza.
Un risveglio della comunità locale, uno stringersi intorno a un unico obiettivo, un’unione quasi impossibile da ritrovare in altre piazze tra società, giocatori, dirigenti, staff tecnico e tifosi. Già, i tifosi, l’arma in più di questa squadra. In una domenica con una costante minaccia di pioggia si sono presentati al Superga di Ciampino in duecento con tanto di tamburi e fumogeni al seguito. Un tifo coinvolgente, culminato con la festa finale, durata quasi trenta minuti e poi proseguita la sera al Pierangeli, stadio di gioco Del Real Monterotondo Scalo.
Ma la favola non è ancora finita. Domenica prossima infatti è in programma la finalissima contro il Racing Club, ma anche in caso di sconfitta, sarà comunque ugualmente un’altra grande festa.
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