Lo stupore delle befane-alpiniste che si calano dagli altissimi merli del Castello Brancaccio lanciando calze e caramelle, ma anche il rilancio della tradizionale “pasquella”, cioè la raccolta di prodotti genuini casa per casa, a suon di musica e intonando canti, da portare a fine serata in piazza per banchettare tutti insieme davanti ad un focolare scaldato dalla legna da ardere e dal calore umano dell’amicizia. E’ stato uno degli appuntamenti più coinvolgenti di tutta la provincia quello organizzato a San Gregorio da Sassola ieri dalla Banda musicale locale insieme all’amministrazione comunale, alla proloco e al gruppo escursionistico Monte Kailash. Obiettivo: “Riconsegnare la giusta vitalità a questa tradizione”. Missione compiuta.
Snodandosi per le vie del paese un corteo di figuranti, cantori e suonatori, hanno raccolto doni e vivande di ogni genere per poi, riuniti nella piazza nel cuore del caratteristico borgo medievale di 1500 anime arroccato intorno ad un castello che rende l’atmosfera unica, in una cornice tipicamente medioevale, condividerli con paesani e visitatori, in una magica atmosfera di amicizia. “La pasquella – spiega il presidente della banda, Angelo De Paolis – è il tradizionale dono della Befana, forse dimenticato nell’era dei computer. Era la calza con l’arancia, la caramella, un giocattolo e, a volte, anche il carbone. Così la Befana a San Gregorio da Sassola non arrivava solo attraverso il camino, ma anche bussando direttamente alla porta di un amico o di un parente per porgere gli auguri di buon anno cantando e in allegria”. E anche per invitarli a donare qualcosa di buono per ritrovarsi tutti insieme in piazza davanti ad un banchetto. Che ieri sera è stato a base di panini con la salsiccia, dolci di ogni tipo, l’incanto di un borgo incantato e il riscoprirsi più vicini e solidali. RedCro
Il video della giornata di festa, in alto la gallery fotografica da scorrere
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