Home Cronaca Enrico e Diego, dopo 12 anni uniti ieri in Comune: “Vogliamo essere una famiglia, ora guardiamo al futuro con più diritti e fiducia”

Enrico e Diego, dopo 12 anni uniti ieri in Comune: “Vogliamo essere una famiglia, ora guardiamo al futuro con più diritti e fiducia”

Enrico e Diego, dopo 12 anni uniti ieri in Comune: “Vogliamo essere una famiglia, ora guardiamo al futuro con più diritti e fiducia”

bacio-sposi

“E’ tempo di casa, di famiglia, di semplicità, di affetti sinceri. È tempo di amici veri, di abbracci, di parole gentili. E’ tempo di cuore… nient’altro. Buongiorno a noi, buongiorno alla vita”. E’ cominciata con una dedica speciale lanciata su Facebook una giornata speciale ieri a Guidonia: a scrivere il messaggio Enrico, che poco dopo è uscito insieme al suo Diego per suggellare la prima unione civile della Città dell’Aria. Hanno detto sì davanti all’ufficiale dello stato civile in fascia tricolore – assistita per l’occasione dal funzionario Mauro Masciarelli – sotto gli occhi commossi delle famiglie. Sì, perché questa unione per Enrico e Diego, 52 e 42 anni, è arrivata dopo dodici anni e una convivenza già consolidata. E all’uscita da Palazzo Guidoni chicchi di riso colorati, flash, applausi, occhi lucidi e tanti abbracci. La decisione era arrivata ad agosto scorso, appena tre mesi dopo l’approvazione della legge. “Anche se quella legge – dice Diego – ancora non sancisce la parità assoluta, per esempio sulle adozioni. Noi non ci sentiamo pronti a questo, forse non lo è nemmeno la società culturalmente parlando, ma è giusto riconoscere questo diritto per le future generazioni”. Ora però è tempo di festa e di luna di miele. “Sì, perché siamo partiti che volevamo fare tutto in maniera semplice”… e invece, passo dopo passo, sono quasi stati travolti dall’effetto wedding day. E così è arrivata la festa in agriturismo, le bomboniere (incisioni realizzate personalmente da Enrico), i vestiti da cerimonia pronti da indossare sabato e pure un Maggiolone che li trasporterà a destinazione. Il viaggio di nozze sarà una crociera tra i colori del Mediterraneo, organizzato da Sibilla Viaggi. E, in attesa di salpare la prossima settimana, potranno però approfittare del regalo dei colleghi di Enrico: un’uscita in barca a vela al tramonto dal molo di Ostia con brindisi e cena, ci si imbarca alle 17 e si torna a terra alle 11 del giorno dopo.

C’è stato un momento, Diego, in cui avete pensato che questa legge non sarebbe mai arrivata, che magari era il caso di andare all’estero per realizzare il vostro sogno?
Forse a volte lo abbiamo pensato, ma si tratta comunque di assumere un impegno economico e di tempo che non tutti hanno. Averlo potuto fare nella nostra città, come qualsiasi altra coppia, è davvero un obiettivo centrato.

Come vi siete conosciuti, Enrico?
Dodici estati fa. A volte ce lo raccontiamo perché non era così scontato, è stato un caso: una storia di contrattempi e piani modificati all’ultimo momento. E’ così che ci siamo trovati a “L’altra sponda”, un evento che si svolgeva sull’Isola Tiberina. Siamo arrivati ognuno per conto nostro dopo aver sentito un amico comune. Diego, dopo una serata storta, stava già tornando verso casa quando è arrivata quella telefonata che lo ha fatto tornare indietro. Una serata tra amici come tante altre. Poi è venuto il momento di andare via e nessuno voleva accompagnarmi a casa. Così tutti hanno convinto a fatica Diego. “Ma io non so la strada”, diceva. Alla fine tutto è cominciato da quella chiacchierata in auto sulla strada che mi portava a casa. E io che mi dicevo che, se anche avessimo sbagliato tragitto, con lui sarebbe stato un bel perdersi.

E’ così importante oggi questa celebrazione, Diego?
Per il nostro amore no. Come era ieri sarà anche domani e non c’è bisogno di nessuna firma. Ma l’esigenza di dire il nostro “per sempre” rendendolo ufficiale è importante. Non volevamo essere due eterni single. Viviamo insieme da anni, vogliamo essere una famiglia. Così guardiamo al futuro con più diritti e con più fiducia.

E il messaggio che vi sentire di dare oggi?
Di non aver paura in generale e di non avere mai, in particolare, timore dei pregiudizi, perché purtroppo c’è ancora chi si fa condizionare da ciò che pensa e dice la gente perdendo di vista la sostanza che è e rimane sempre l’amore. RedCro

sposi3

sposi4

sposi-ok

sposi5

Leave a Reply