Home Interviste Elezioni Tivoli, Proietti: “Solo feste e sagre? Hanno portato più turisti. Con gli ex nessun contrasto”

Elezioni Tivoli, Proietti: “Solo feste e sagre? Hanno portato più turisti. Con gli ex nessun contrasto”

Elezioni Tivoli, Proietti: “Solo feste e sagre? Hanno portato più turisti. Con gli ex nessun contrasto”

di Anna Laura Consalvi

Sindaco Giuseppe Proietti siamo di nuovo qui. Non aveva detto che l’esperienza del 2014 sarebbe durata il tempo di un mandato? Perché fare il bis?

A mio parere i motivi che erano alla base della proposta del Polo Civico, sono ancora tutti attuali. I partiti, anche a livello nazionale, non sono stati capaci di analizzare gli errori compiuti e non hanno saputo recuperare il ruolo a loro affidato dalla Costituzione e cioè la partecipazione della gente alla gestione della cosa pubblica. La sfiducia che si è manifestata da parte del corpo elettorale e quindi la domanda di partecipazione, potrebbe aver trovato una risposta con l’esperienza del Polo Civico che, a differenza della “nuova offerta populista”, tende a costruire non una protesta ma una proposta, direttamente espressa dalle componenti più vive della società civile.

Durante questi cinque anni e anche in queste settimane è stato “accusato”, mi passi il termine, di non aver fatto poi molto, se non feste e sagre. Cosa risponde?

Di feste e sagre se ne parla banalmente e semplicisticamente ma questi eventi hanno favorito un incremento significativo del turismo, incremento dimostrato da dati oggettivi. Dal 2016, infatti, la nostra città ha registrato un aumento dei posti letto, da 430 a 750, mentre si è passati da 62 a 120 B&B censiti. I festival come Tivoli Chiama, Tivoli Incontra e Tivoli Off sono state tutte occasioni per far riscoprire Tivoli come importante centro attrattivo del Lazio e di pari importanza la fondamentale sinergia dei siti del VAVE. A questo va aggiunto anche il finanziamento per l’auditorium della Città e di un parcheggio multipiano nel complesso della ex cartiera Amicucci e, più in generale, la riqualificazione del centro storico. Evidentemente, quindi, non si è persa l’abitudine di fare nelle campagne elettorali affermazioni fantasiose, basti pensare a quello che è stato fatto in questi cinque anni anche sui rifiuti. Siamo riusciti a portare la raccolta differenziata dal 13% al 70%: un aumento di circa il 500% grazie alla raccolta porta a porta, alle ecostazioni e all’ammodernamento della pulizia delle strade con l’introduzione di aspiratori elettrici. E poi la manutenzione delle strade. Abbiamo iniziato il rifacimento delle principali strade con il più grande piano realizzato nella storia del Comune di Tivoli insieme al rifacimento totale degli oltre 6 mila punti luce della rete di pubblica illuminazione. Abbiamo ridato dignità ai siti archeologici che per troppo tempo sono stati lasciati all’incuria. Abbiamo investito risorse nel recupero e ripristino dei principali impianti sportivi cittadini e nella prossima consiliatura la nostra azione si estenderà alle altre strutture presenti sul territorio. Anche sull’area ex Stacchini abbiamo lavorato sia in un’ottica di riqualificazione sia avviando la procedura tecnico-amministrativa del progetto di costituzione del Polo logistico proposto dalla proprietà (collegato direttamente all’esistente nodo autostradale) con la previsione di creare circa 400 posti di lavoro. Abbiamo voluto che la nostra fosse una vera società inclusiva, una società in cui nessuno si sentisse relegato ai margini. Con l’assessorato alle Politiche Sociali guidato dalla Vicesindaca Cappelli, in questi cinque anni, abbiamo portato avanti importanti iniziative come la pubblicazione del bando per l’assegnazione di alloggi popolari, l’apertura della Casa dei Fiori e del Centro Antiviolenza la Sibilla. Tutto questo in un quadro di finanza comunale che ha visto scendere il debito del comune di Tivoli di circa il 25 per cento: dai 32,3 milioni di euro ai 24,3 milioni del 2018.

Le civiche che la sostengono sono arrivate a 12, ma nel tragitto ne ha persa una “Una Nuova Storia”. Ha qualche pentimento su questa vicenda?

Non ho nessun pentimento a riguardo. Una nuova storia ha fatto una scelta politica e ha intrapreso un legittimo percorso per tentare la ricostituzione della sinistra a Tivoli. Nessun conflitto, non c’erano motivi di contrasto. I motivi erano altri. Quella della scissione è stata una comunicazione inaspettata e improvvisa, a conferma del fatto che non c’erano conflitti o altri motivi di contrasto, tanto che alla notizia sia la vicesindaca e il presidente del consiglio di amministrazione di Acque Albule S.p.A. garantivano il sostegno fino a fine della consiliatura.

Tre punti-chiave del programma elettorale con cui vi presentate alla città.

Vogliamo proseguire nella costruzione del senso di appartenenza alla nostra comunità, una comunità fatta a misura di persona, aperta, solidale, inclusiva e attenta ai bisogni delle sue componenti più fragili. Una comunità che cambia e che, come amministrazione, abbiamo cercato di guidare ascoltando ogni voce. Lo strumento per fare questo è il piano regolatore. Tivoli ne possiede uno, redatto più di cinquant’anni fa, non più in grado di fotografare il cambiamento socio-economico che è sotto gli occhi di tutti. Senza quindi un’amministrazione in possesso di un disegno completo, nulla di ciò che è necessario per il bene comune si può portare avanti. Il 10 aprile scorso abbiamo approvato in consiglio comunale il Preliminare del nuovo piano regolatore che dopo mezzo secolo, finalmente, potrà raccontare la Tivoli del presente e del futuro. Vogliamo anche proseguire nella costruzione di una comunità che garantisca, ogni giorno, crescita e sviluppo soprattutto per i nostri giovani, dando loro la possibilità di continuare a vivere su questo territorio. La valorizzazione del nostro patrimonio artistico e termale, la costruzione di un tessuto economico produttivo – in continuità con le realtà produttive anche industriali che operino in modo compatibile con l’ambiente – sono le condizioni necessarie per realizzare questa realtà. Continueremo a impegnarci inoltre per ammodernare e potenziare la rete delle infrastrutture. Grazie al lavoro di Rete ferroviaria italiana, Trenitalia e Regione Lazio con il raddoppio dei binari della linea, la fermata di Tivoli Terme costituirà il terminale di un sistema pubblico di mobilità urbana collettiva. Diversi i progetti di viabilità alternativa che si vogliono adottare. Uno su tutti, già finanziato e in fase di pre-appalto, quello che riguarda il tratto inferiore di via delle Piagge che permetterà di evitare di passare per la via Tiburtina e di raggiungerla a monte dello stabilimento della Trelleborg. Questo intervento consentirà di ridurre i disagi e i tempi di percorrenza su questo tratto di strada. Un altro traguardo importante è la firma della convenzione, insieme ai sindaci di Guidonia e Marcellina, che vede i nostri tre Comuni impegnarsi per costituire l’Ambito per il Trasporto Pubblico Locale. Questa firma porterà – grazie alla collaborazione con la Regione Lazio e l’Agenzia regionale Aremol – alla pubblicazione, entro il 7 dicembre prossimo, di un bando per la gestione unica del Trasporto locale dei tre Comuni.


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