Elezioni Tivoli, Meuti al centrosinistra: “Sono a disposizione”

Le voci di corridoio dicono sempre qualcosa e quel qualcosa spesso ha un fondo di verità. Succede soprattutto in politica dove quello che si dice in giro può concretizzarsi di lì a poco. Questo pare essere il caso delle elezioni politiche tiburtine che iniziano ad animarsi come in fondo è giusto che sia. Ad entrare in campo in una partita che sembrava già chiusa è Giovanni Meuti, che l’altro pomeriggio ha lanciato la sua lettera aperta ad Agenda Tivoli e a tutto il centrosinistra con cui si mette a disposizione in vista delle urne che si apriranno nel mese di maggio. 

Agenda Tivoli, “Una Nuova Storia” e la Leopolda tiburtina convocata per domenica 
La storia è presto riassunta: il gruppo capitanato dal Pd, che in questi mesi ha tentato di tenere salde le redini della sinistra locale, si è arricchito di un nuovo coprotagonista, la lista civica “Una Nuova Storia”, con all’attivo due consiglieri comunali ad oggi ancora a fianco del sindaco Giuseppe Proietti, un assessore e un presidente di consiglio di amministrazione che pare sia lanciatissimo verso la carica di candidato a sindaco, Giovanni Mantovani. In una manciata di giorni da Piero Ambrosi a Manuela Chioccia, passando per lo stesso Mantovani, Andrea Ferro e Antonio Picarazzi, tra gli altri, sono riuniti per cercare di fare il punto della situazione e arrivare a dama in vista dell’appuntamento fissato per domenica 20 gennaio alle Scuderie Estensi, quando in stile Leopolda si riuniranno i progressisti tiburtini e non solo per mettere insieme idee e progetti per la città che verrà chiamati a raccolta dallo stesso Mantovani.

L’ombra di Mantovani e la proposta di Meuti: facciamo le Primarie 
Una soluzione unica che secondo una minoranza del piddì e Alleanza per Tivoli manca di un ingrediente fondamentale: la condivisione. Un’assenza che oggi pare pronta a tradursi in una seconda candidatura, quella di Meuti, ex sindaco di Pereto, già candidato nel 2014 come consigliere comunale nella ambrosiana “La Città in Comune” torna a chiedere quello che i suoi reclamarono senza successo nel 2014, ovvero l’uso dello strumento delle Primarie, nel caso in cui di proposte sul piatto per il ruolo più importante siano più di una oltre la sua che nelle lettera aperta viene lanciata come una bomba ad orologeria. “Ritengo che, anche riguardo il candidato, avere più ipotesi in campo rappresenti certamente un punto di forza per il centrosinistra – dice Meuti, e continua – Bene il confronto quando porta ad una sintesi e ad una scelta inclusiva e condivisa da tutti. Una scelta da fare senza paure anche con il coinvolgimento dei cittadini attraverso lo strumento delle Primarie, se necessario. Senza paure, anzi nella consapevolezza che le scelte dei nomi siano parte della costruzione di un centrosinistra ampio e progressista, alternativo tanto alla destra quanto al civismo”.