Elisabetta Canitano siamo alle battute finali, almeno, del primo tempo. Potere al Popolo che tipo di campagna elettorale ha organizzato a Tivoli?
Abbiamo parlato con le persone, per strada, abbiamo chiesto le loro necessità siamo stati nei quartieri dimenticati, come Borgonovo o il quartiere Arci, nelle frazioni non seguite come Campolimpido. Dalla parte di chi non gode i vantaggi delle bellezze di Tivoli e dei guadagni di chi ci lavora.
Siete a sinistra della sinistra, la vostra presenza sulla scheda elettorale alle comunali cosa rappresenta?
Noi non riteniamo che il Pd sia sinistra, e chi lo appoggia fa un cattivo servizio alla sinistra. Noi siamo per il contratto a tempo indeterminato, per la sicurezza dei lavoratori, per lottare insieme ai lavoratori stranieri per i diritti di tutti, senza carità né per noi né per loro, per una sanità pubblica e laica. Il Pd non ha niente a che vedere con questo.
Degli avversari, senza voler stilare classifiche, quale è quello più distante da voi e perché?
La Lega, perché ha componenti dichiaratamente fasciste nel suo campo e perché sfrutta i bisogni dei cittadini non per una lotta comune ma per costruire rabbia contro gli stranieri, mentre i padroni e le multinazionali fanno macelleria sociale per tutti. Porti chiusi alle armi, come a Genova e porti aperti agli ultimi della terra lottando con loro perché nessuno sia sfruttato.
Tre punti-chiave del programma elettorale con cui vi presentate alla città.
Lotta agli sfratti nelle case popolari. Condivisione con i cittadini della gestione dei beni comuni senza affidare a istituzioni esterne, potenziamento dei centri antiviolenza per le donne e luoghi di aggregazione per i giovani. E poi, mi scusi il quarto, noi siamo antifascisti.
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